Con il girone d'andata della Serie A consegnato agli almanacchi, per mantenere il ritmo forsennato messo in mostra fino al giro di boa del campionato, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, per mantenere invariate o tentare di incrementare le distanze dalla prima inseguitrice diretta, la Juventus, ha al proprio arco diverse frecce importanti, dal saggio utilizzo del turnover per la migliore gestione delle energie fisiche e mentali, all'aspetto psicologico.

Per un altro 48

Un bottino di 48 punti in campionato per Simone Inzaghi ha rappresentato un nuovo traguardo personale poiché, da quando siede su una panchina di Serie A, sin dai tempi della Lazio non aveva mai raccolto così tanti punti solamente nel girone d'andata, frutto di 15 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta. Il 48 è stato un quasi record per l’Inter della stagione attuale che, nella propria storia, è seconda solo alla squadra che nel 2006-2007 girò con 51 punti e a quella della stagione 2007-2008, campione d'inverno con 49. Il record assoluto di punti spetta alla Juventus nella stagione 2018/19 con 53, frutto di diciassette vittorie e due pareggi. E allora funziona così, funziona che ci si prende gusto. Com’è che si dice? Fare un 48, creare confusione, scompiglio...negli avversari, perché un altro 48 vorrebbe dire scombinare i silenziosi piani degli oppositori, in questo caso la Juventus. Questo è l’obiettivo che percorre la compagine di Viale della Liberazione, un tetto sicuro sotto il quale mettersi al riparo da fulmini e intemperie varie, con un cammino che porterebbe sul sentiero della sicurezza con all'orizzonte i 96 punti complessivi. Ad Appiano Gentile non si fanno programmi, ma l’idea di replicare in tutto e per tutto quanto dimostrato in campo durante il girone d’andata è ben presente; una mossa tratta dai manuali di psicologia, un modo per guardare avanti senza doversi preoccupare o farsi condizionare dai risultati delle immediate inseguitrici. Questo il nuovo obiettivo dei ragazzi di Inzaghi: conquistare altri 48 punti, a prescindere dai risultati ottenuti dalle squadre avversarie, senza calare di rendimento come invece accaduto due stagioni fa quando, dopo aver centrato il titolo d’inverno, gli allora Campioni d'Italia si sciolsero nel nefasto periodo di febbraio. E in questo senso, è proprio il secondo mese dell'anno il cruccio su cui lavorare per farsi trovare al massimo della forma per la supersfida tricolore con la banda di Allegri fissata, nemmeno a dirlo, per il primo weekend dello stesso mese. Non una casualità, poiché fu proprio quello il periodo che, tralasciando il disastro del recupero nella notte di Bologna, vide l'allora squadra Campione d'Italia, che si laureò campione d'inverno, sciogliersi come neve al sole, con lo scudetto consegnato nelle mani del Milan dopo una striscia di punti persi proprio nel periodo sovracitato. Dal 4 febbraio, giorno di Inter-Juventus nella splendida cornice di un San Siro, che andrà sicuramente tutto esaurito, a Inter-Napoli del 17 marzo il coefficiente di difficoltà sarà molto elevato, considerando che tra le due gare ci sarà anche la doppia sfida di Champions League con l’Atletico Madrid, valida per gli ottavi di finale e saranno questi 40 giorni che determineranno l'andamento della stagione nerazzurra. Serviranno gambe, testa e cuore al massimo e non saranno ammessi cali di tensione.