È la notizia più fresca di giornata, quella che l'Inter ha annunciato in mattinata: Federico Dimarco ha rinnovato il suo contratto con i nerazzurri fino al 2027.
Grazie alla sua duttilità, alla velocità che lo rende un avversario scomodo per i giocatori che devono limitare le sue incursioni e quel mancino fatato capace di deliziare gli occhi del pubblico di San Siro ogni volta che Federico Dimarco trafigge la porta avversaria, il giocatore è diventato un perno dell'Inter di Inzaghi, un pezzo da 90 imprescindibile per il tecnico piacentino. Il rinnovo di oggi è sicuramente il premio di ottime prestazioni in campo e della fiducia che l'Inter ha dimostrato di avere nei riguardi del giocatore, ma è un traguardo che Dimash, come lo chiamano tifosi e compagni, si è guadagnato dopo anni di gavetta.
Dalle giovanili dell'Inter al Verona
Dopo aver mosso i primi passi nella squadra della sua città Natale, Calvairate, il giovane Dimarco viene segnalato proprio al club nerazzurro dove compie tutta la trafila nel settore giovanile, fino ad essere aggregato alla prima squadra dall'allora allenatore
Roberto Mancini nella stagione 2014/15. Il suo esordio con l'Inter non avviene a San Siro, ma in un a trasferta di Europa League pareggiata 0-0 in casa del Qarabag. Federico Dimarco ha 17 anni quando è chiamato in campo per sostituire Danilo D'Ambrosio, altro giocatore-tifoso nerazzurro. Nel campionato italiano il suo esordio avviene in un Inter-Empoli di fine stagione (31 maggio 2015), terminato 4-3 a favore dei nerazzurri.
Dopo essere stato inserito nella prima squadra all'inizio della stagione 2015-2016, il giovane Dimarco non trova spazio e nella finestra di mercato invernale la società nerazzurra lo cede in prestito all'
Ascoli, dando il via ad una serie di peregrinazioni in giro per l'Italia che il giocatore sarà costretto a fare in attesa di riconquistare l'Inter, la squadra di cui vestiva la maglia da tifoso quando era bambino. E allora Dimarco da Ascoli si sposta ad
Empoli, si sposta a
Sion, in Svizzera e nel luglio 2018 viene riacquistato dall'Inter e mandato a
Parma in prestito. Vestendo la maglia degli emiliani, il difensore di Calvairate segna il suo primo gol in serie A. Gol che sarà decisivo per la vittoria del Parma. A San Siro. Contro l'Inter, la sua Inter.
La stagione successiva
Antonio Conte lo chiama in squadra, ma di nuovo colleziona poche presenze e allora, di nuovo in una sessione di mercato invernale, viene trasferito a
Verona in prestito. Con la maglia degli scaligeri, Dimarco inizia a mostrare le sue qualità e in 48 presenze andrà in gol per 5 volte.
Con Simone Inzaghi Dimarco torna a casa
Rientrato a Milano alla fine del prestito, nel luglio 2021 viene confermato in squadra da
Simone Inzaghi, dove esordisce alla prima giornata e già in quella successiva segnerà il suo primo gol con l'Inter a Marassi contro la Samp.
Con Inzaghi allenatore, Federico Dimarco vince 2 supercoppe e due coppe Italia e si gioca una finale di Champions League.
A suggellare il rapporto tra i tifosi e Federico Dimarco, motivo per cui
Dimash viene chiamato dal mondo interista "
il figlio della Nord", non solo le prestazioni e il gol spettacolari, o il sacrificio con cui ha rivestito anche il ruolo di terzo di difesa all'inizio del suo percorso con Inzaghi, ma la sua grande passione per questi colori (dimostrata anche da un tatuaggio che il ragazzo ha sulla gamba e che ritrae il numero di maglia che veste nella squadra meneghina), che Dimarco esprime ogni volta che l'Inter vince trofei da mettere in bacheca o vince quei match che per un tifoso nerazzurro valgono una stagione. Con l'entusiasmo di quel bambino che tifava Inter, il terzino milanese si spoglia delle vesti di giocatore e si unisce alla gioia del tifo, lanciando cori con i megafoni dei lanciacori della Nord, coinvolgendo i compagni a partecipare.
Un tifoso in campo, la speranza che nel calcio moderno nonostante tutto esistano le bandiere e la voglia di crederci ancora.