Riforma campionati. Dopo due ore di confronto tra club, vertici delle Lega calcio e il presidente federale Lorenzo Casini, sono stati chiariti alcuni punti che definiranno l'avvenire dei prossimi anni del calcio italiano. Per ora l'intenzione di tutte le società è puntare il più possibile sul recupero delle risorse e di mantenere venti squadre in A, oltre a mantenere il diritto di veto. Il campionato di Serie A, nominato miglior campionato al mondo del 2023, è una lega a venti squadre ed è importante che rimanga tale visto l'alto numero di squadre professionistiche in Italia: ben 100. Eventuali criticità finanziarie e strutturali vanno risolte in altre categorie. Inoltre è stato proposto alla Lega Calcio un'alternativa per quanto riguarda la terza retrocessa in serie B. Ad oggi il regolamento prevede che le ultime tre classificate della Serie A retrocedano direttamente in cadetteria, ma è stata presentata la formula che vorrebbe uno spareggio tra terzultima classificata di Serie A e tra la terza classificata di Serie B. Questa soluzione è in vigore in Germania da parecchi anni dove la terzultima della Bundesliga sfida in uno spareggio la terza classificata in Zweite  Bundesliga. I club inoltre hanno ribadito di voler tenere valido il diritto d'intesa: infatti la Serie A ha il diritto di veto per bloccare il cambiamento di format del campionato stesso. Lo stesso vale per le altre leghe e i loro campionati corrispondenti. La volontà però sarebbe di innalzare il potere della Lega di A per far sì che abbia un peso maggiore nelle decisioni di Lega.

Si pensa ad unire le Leghe di A e B

Un'ulteriore opzione presentata durante l'incontro sarebbe la creazione di una sola Lega Calcio che regoli insieme le società di Serie B e Serie C, al momento rappresentate da due organi diversi. Durante la prossima riunione, in programma il 5 febbraio, verrà discusso un documento che riguarda la sostenibilità economico-finanziaria del calcio italiano. Un'idea potrebbe essere la riduzione del compenso "paracadute" concesso alle squadre che retrocedono in Serie B. Gravina ha riferito che sarebbe un'ottima cosa arrivare all'assemblea straordinaria dell'11 marzo con un accordo di massima tra tutte le parti interessate. Al contrario sarebbe una sconfitta e una dimostrazione di incapacità di affrontare i problemi.