Riforma campionati: Serie A resta a 20 squadre, ipotesi accorpamento B e C
Riforma campionati. Dopo due ore di confronto tra club, vertici delle Lega calcio e il presidente federale Lorenzo Casini, sono stati chiariti alcuni punti che definiranno l'avvenire dei prossimi anni del calcio italiano.
Per ora l'intenzione di tutte le società è puntare il più possibile sul recupero delle risorse e di mantenere venti squadre in A, oltre a mantenere il diritto di veto.
Il campionato di Serie A, nominato miglior campionato al mondo del 2023, è una lega a venti squadre ed è importante che rimanga tale visto l'alto numero di squadre professionistiche in Italia: ben 100. Eventuali criticità finanziarie e strutturali vanno risolte in altre categorie. Inoltre è stato proposto alla Lega Calcio un'alternativa per quanto riguarda la terza retrocessa in serie B. Ad oggi il regolamento prevede che le ultime tre classificate della Serie A retrocedano direttamente in cadetteria, ma è stata presentata la formula che vorrebbe uno spareggio tra terzultima classificata di Serie A e tra la terza classificata di Serie B. Questa soluzione è in vigore in Germania da parecchi anni dove la terzultima della Bundesliga sfida in uno spareggio la terza classificata in Zweite Bundesliga.
I club inoltre hanno ribadito di voler tenere valido il diritto d'intesa: infatti la Serie A ha il diritto di veto per bloccare il cambiamento di format del campionato stesso. Lo stesso vale per le altre leghe e i loro campionati corrispondenti. La volontà però sarebbe di innalzare il potere della Lega di A per far sì che abbia un peso maggiore nelle decisioni di Lega.