L'Inter celebra lo scudetto e Javier Zanetti torna a parlare sopratutto di calciomercato e situazione rinnovi.
Non poteva mancare un parere di
Javier Zanetti, storico capitano ed attuale vicepresidente dell'
Inter, sulla stagione dei nerazzurri. Per Pupi, così soprannominato dai tifosi e dagli amici, si tratta del suo settimo scudetto da quando lavora nella società nerazzurra ed è il secondo da dirigente.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Radio Serie A,
Zanetti ha parlato del campionato appena conquistato e di tanti altri argomenti connessi con il mondo nerazzurro, che ormai conosce molto bene da quasi 30 anni.
Zanetti sullo scudetto della seconda stella appena vinto
Il risultato finale non stupisce minimamente l'ex capitano nerazzurro, il quale ha visto dal primo giorno di ritiro i ragazzi impegnarsi e credere fortemente nello scudetto. La squadra ha giocato delle partite incredibili e tutto ciò rende estremamente fieri non solo i tifosi ma anche i vertici della dirigenza.
Uno scudetto come quello appena conquistato, sempre secondo
Zanetti, resterà nella storia come uno dei più belli. Se l'ultimo derby vinto ha rappresentato la goduria al massimo dei livelli, il momento decisivo che ha fatto credere a tutti che sarebbe stato possibile trionfare con largo anticipo è stato il mese di gennaio, quando l'
Inter ha inanellato un filotto di 10 vittorie consecutive. Secondo Pupi le avversarie principali sono state
Milan e
Juventus, ma i ragazzi non hanno mai temuto nessuno.
Sul lavoro svolto da Simone Inzaghi
Secondo
Zanetti,
Inzaghi ha avuto il grande merito di rimanere sereno nei momenti difficili e di sapere tirare fuori il meglio da ogni calciatore. Se le critiche, soprattutto lo scorso anno, non sono mancate da parte dei tifosi e della stampa, la società ha sempre manifestato al tecnico piacentino tutta la sua vicinanza. Allenare l'
Inter è molto complicato e, in certi casi, con gli allenatori, soprattutto se sono bravi come nel caso di
Inzaghi, bisogna avere pazienza. Aver raggiungo la finale di
Champions League ha certamente cambiato la mentalità generale all'interno dell'ambiente.
Simone Inzaghi è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi interisti perché, come spiega Pupi, è stato capace di trasmettere la sua grande calma. Nonostante abbia ricevuto molte critiche,
Inzaghi è sempre stato innamorato della famiglia nerazzurra.
Il paragone con
Mourinho, fatto dai più grandi critici, secondo il capitano dell'
Inter del
Triplete non è proprio calzante anche se entrambi i tecnici sono riusciti a trascinare la squadra alla vittoria. La speranza del vicepresidente nerazzurro è che il percorso di Inzaghi all'
Inter possa durare altri anni.
Sui protagonisti della cavalcata tricolore
Nel corso dell'intervista Zanetti ha espresso dei giudizi molto teneri nei confronti dei protagonisti dell'ultimo scudetto vinto. Se
Lautaro e
Thuram sono stata una straordinaria ditta del gol, le sorprese sono state
Pavard e
Sommer. Grandi giudizi anche su
Barella e
Calhanoglu, definiti leader e trascinatori della mediana e nei confronti di
Mkhitaryan, etichettato come il cervello della squadra.
Un elogio particolare viene rivolto a
Federico Dimarco, tifoso interista dichiarato che con questo scudetto ha coronato il sogno della sua carriera: vincere lo scudetto con la maglia della sua squadra del cuore. L'interismo trasmesso da Dimash e da altri compagni ha indubbiamente fatto la differenza in maniera significativa.
Sul caso Lukaku e su Dzeko
Pupi non ha perso l'occasione per tornare a parlare del caso
Lukaku. La dirigenza ci è rimasta molto male soprattutto per i tempi e le mancate risposte del centravanti belga. Ma da grande signore del calcio,
Zanetti augura a
Lukaku di vivere una grand esperienza in giallorosso. L'unico calciatore dell'Inter della scorsa stagione che avrebbe meritato di vincere questo scudetto storico è, secondo
Zanetti,
Edin Dzeko.