Futuro Allegri. In casa Juventus non sono tempi facili, con un solo punto raccolto nelle ultime tre partite e con una situazione di classifica che vede ora la squadra di Allegri a sette distanze dall'Inter capolista e a un solo punto di vantaggio dal Milan. La situazione in casa Juventus è totalmente cambiata rispetto a un paio di settimane fa, quando l'Inter reduce dalla Supercoppa vinta in Arabia si ritrovò superata da una Juventus che pur non brillando nel gioco e nell'idea di calcio proposta, riuscì a portarsi momentaneamente in testa alla classifica, individuando lo scontro diretto del 4 febbraio come data in cui compiere il vero e proprio sorpasso. I piani di Allegri sono stati però stravolti dalla prestazione opaca in casa contro l'Empoli e da uno scontro diretto dominato dalla squadra di Inzaghi, nel quale i ragazzi di Allegri hanno subito una vera e propria lezione di calcio.  Lezione che ha avuto ripercussioni anche nella sfida interna contro l'Udinese, che ha visto nuovamente una Juve senza idee di gioco e senza nemmeno la reazione rabbiosa a seguito del gol dei friulani che si è poi mostrato decisivo per la seconda sconfitta consecutiva. In questo momento la stagione della Juventus sembra essere appesa alla conquista della Coppa Italia, trofeo che eviterebbe un'altra stagione da zero titoli, per dirla alla Mourinho. 

Futuro in panchina

Questo nuovo clima che si è formato intorno alla squadra e alla società, sta inoltre gettando ombre e dubbi sul futuro in panchina. Allegri gode di un altro anno di contratto ma è notizia risaputa che l'allenatore toscano non intenda iniziare la prossima stagione in scadenza. Rinnovo o addio dunque, sembrano essere queste le opzioni sul tavolo al momento. Nella valutazione di separarsi gioca un ruolo anche l'appoggio societario che il tecnico livornese non sente più incontrastato come nel passato e anche dal punto di vista personale, dopo tre anni dalle aspettative non attese, un cambiamento potrebbe giovare entrambe le parti. In caso di addio, il nome più gettonato non è più quello di Antonio Conte. Il tecnico salentino è in contatto con numerose società, tra cui le panchine di Milan e Napoli, ma la pista che porterebbe a un suo ritorno non sembra al momento percorribile. Eco dunque che si fa sempre più spazio l'idea Thiago Motta, profilo di allenatore giovane con idee moderne e che piace molto al dirigente Giuntoli. Una scelta di questo tipo segnerebbe una frattura con il passato risultatista e somiglierebbe a un tentativo di riproporre un allenatore cultore del bel gioco dopo il fallito esperimento di Sarri nella stagione 2019/2020, più per stile personale incompatibile con la società che per risultati sul campo poiché l'attuale tecnico della Lazio risulta essere l'ultimo tecnico bianconero ad aver sollevato lo scudetto.