Dopo Acerbi? Buongiorno, Scalvini o 4 nomi dall'estero
Dopo Acerbi. L'amministratore delegato Giuseppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno sin da subito abituato l'Inter a lavorare d'anticipo. Il mercato è sempre un'occasione ghiotta per sorprendere le altre contendenti europee e aggiudicarsi i migliori giocatori in circolazione, ma spesso la fitta concorrenza e le risorse economiche limitate impediscono di risultare competitivi in quelle occasioni. A tal proposito la dirigenza nerazzurra ha deciso di adottare un metodo piuttosto efficace, cercando di conquistarsi la fiducia dei diversi obiettivi di mercato tramite le ottime prestazioni sul campo e un salario rispettabile. Ad aiutare Marotta e compagni ci pensa l'appeal dell'Inter, al quale difficilmente si riesce a resistere, specialmente in questo preciso momento storico.
Gli obiettivi per il futuro sono già segnati: la situazione economica della società non naviga in acque serene e per questo la formazione di mister Simone Inzaghi ha l'obbligo di competere ai massimi livelli in ogni competizione a cui prende parte. Gli introiti sono parecchio interessanti, ma per riuscire ad aggiudicarseli bisogna possedere una squadra forte, solida e parecchio competitiva in ogni reparto. Al momento pare che la questione degli attaccanti e dei centrocampisti sia sistemata - grazie all'arrivo ormai certo di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski - e l'unico nodo da slegare risiede nella difesa.