Lecce-Inter ha confermato la maturità di Inzaghi e della sua Inter
Lecce-Inter il giorno dopo. Ancora una vittoria, ancora un clean-sheet, ancora una prestazione importante per Inzaghi e i suoi ragazzi che, nel 2024, sanno solo vincere. Il giorno dopo la partita si presta solitamente alle analisi a mente fredda, quando cioè le considerazioni a caldo lasciano spazio alle riflessioni dettate dai numeri, dalle statistiche e dalla prestazione nell'arco di tutti e 90 i minuti di gioco.
La sfida al Via del Mare ha confermato ancora una volta, se ce ne fosse ulteriore bisogno, la bontà del lavoro del tecnico piacentino in questa sua esperienza a tinte nerazzurre, giunta oramai al terzo anno. Una crescita costante condita da una maturità nella gestione della partita in tutti gli interpreti in campo, che siano i "titolarissimi" o le "riserve": chiunque scende in campo sa esattamente cosa fare e come farlo. La vera forza di questa squadra è proprio questo, perchè anche se cambia l'orchestra, lo spartito rimane lo stesso e l'applauso della platea a fine esibizione è un dato certo.
Inzaghi ha saputo creare un gruppo che, forte anche dello splendido percorso in Champions della passata stagione, continua a dimostrare di avere fame di vittorie. Nonostante i 5 trofei sin qui portati a casa, Lautaro e compagni non sembrano mai domi. La partita di ieri pomeriggio ha impressionato sopratutto per la facilità e la leggerezza con cui è maturato il pesante risultato in campo. Un 4 a 0 che lascia poco spazio all'immaginazione. Una partita sbloccata dopo pochi minuti dal solito attaccante argentino, capace di arrivare in tripla cifra con la maglia dell'Inter, e poi messa in cassaforte dalle reti di Frattesi, capace di esser sempre decisivo sia che parta dalla panchina o che sia titolare, De Vrij e nuovamente Lautaro.