L'Inter cancella l'asterisco in classifica e vola a +12 sulla Juventus seconda in classifica, fornendo l'ennesima prestazione dominante di questa stagione. Il 4-0 sull'Atalanta, terzo poker consecutivo in Serie A senza subire gol, racconta in maniera plastica la superiorità schiacciante dell'orchestra di Inzaghi sulle rivali per lo Scudetto. Quindi al bando la scaramanzia, perché di questo gruppo ci si può fidare ad occhi chiusi: il titolo è sempre più vicino ed è giusto iniziare a celebrare una squadra che da mesi sta ottenendo risultati straordinari, non solo in termini di numeri ma anche di prestazioni.
Atalanta demolita
Nonostante le assenze pesanti di Acerbi, Calhanoglu e Thuram
l'Inter ha fatto ciò che ha voluto dei ragazzi di Gasperini, che sono riusciti a tirare in porta soltanto una volta. Per 90 minuti l'Inter ha disposto a proprio piacimento dell'avversario, esattamente come successo in quasi tutti match disputati da fine agosto ad oggi.
La sicurezza acquisita da Lautaro e compagni è sotto gli occhi di tutti: i nerazzurri esprimono un calcio spumeggiante, con situazioni tattiche mandate a memoria e semplicemente non contrastabili dall'avversario di turno. In questo periodo, lunghissimo, iniziato in autunno e che sembra non finire mai, titolari e non si esprimono e rendono al meglio.
Champions, perché no?
L'unica domanda da porsi è se la luna di miele potrà continuare sino a maggio, perché se è vero che per conquistare la seconda stella basterà amministrare il vantaggio enorme su Juve e Milan, altrettanto innegabile è che a questo punto la possibilità di una nuova finale di Champions fa venire l'acquolina in bocca al tifosi. A partire dal ritorno degli ottavi in casa dall'Atletico Madrid, infatti, l'Inter potrebbe regalarsi un'altra primavera da protagonista assoluta in Europa. Senza girarci troppo attorno,
soltanto Manchester City e Real Madrid sembrano avversari superiori, almeno sulla carta. Ma le partite vanno giocate e quindi perché porsi dei limiti? Del resto proprio la finale di Istanbul della passata stagione ha dimostrato quanto il gap tra la truppa di Inzaghi e l'élite del calcio europeo sia striminzito. D'altra parte, certo, in Champions non si può dare nulla per scontato e già la sfida nella tana di Simeone potrà rivelarsi durissima. Ma a quest'Inter, mai così bella e spietata negli ultimi 14 anni, è giusto dare credito. Inzaghi e i suoi giocatori meritano il massimo della fiducia. Come diceva qualcuno: se non ora, quando?