Calhanoglu mostruoso in Inter-Juventus, che serata per il turco
Calhanoglu mostruoso. L'Inter ha trovato pochissime difficoltà nel big match di ieri sera contro la Juventus. Una gara dominata in lungo e in largo che vede un risultato che, alla fine dei conti, sta anche un po' stretto agli uomini allenati da Simone Inzaghi. I nerazzurri hanno sempre tenuto in mano il pallino del gioco e si sono esposti pochissime volte alle ripartenze dei bianconeri che, di fatto, non hanno quasi mai impensierito Sommer, uscito ancora una volta inoperoso dal terreno di gioco.
La manovra dei nerazzurri è stata avvolgente, con lunghe serie di passaggi, cambi di gioco e verticalizzazioni verso le punte e i movimenti dei quinti. Il centro nevralgico di questa manovra è stato Hakan Calhanoglu, autore di una partita di assoluto livello per intensità e visione di gioco. Il turco ha dimostrato di essersi ormai calato in maniera perfetta nei panni del regista arretrato. Si fa sempre vedere per il primo appoggio dalla difesa e disegna parabole incredibili che lanciano i suoi compagni verso la metà campo avversaria.
Il lancio di oltre 30 metri verso la corsa di Dimarco, in un corridoio che solo lui sembrava poter vedere, ne è la dimostrazione lampante. Il numero 20 sa sempre cosa fare e come farlo nel migliore dei modi. La Gazzetta dello Sport lo ha definito "Direttore d'orchestra", proprio per esaltarne le qualità di assoluto dominatore e punto di riferimento in quella zona del campo.
Dopo aver fatto il passaggio da una parte all'altra del Naviglio, ha conquistato tutti con spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, tant'è che i suoi nuovi tifosi gli hanno anche dedicato un coro che, anche ieri, rimbombava tra gli spalti di San Siro. E alla fine il meritato tributo e abbraccio di tutta la Curva Nord, accompagnato da un altro che l'Inter se la sta cucendo sulla pelle, ovvero Benjamin Pavard.