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Per l'Inter stasera si profila una sfida nella sfida. Contro il Manchester City, all'Etihad Stadium, gli uomini di mister Simone Inzaghi ritroveranno la squadra che uscì trionfale dalla finale di Istanbul nel 2023. Un nuovo incontro a casa di Pep Guardiola, proprio dove ancora oggi esiste un dato curioso per Citizens in Champions League: ecco quale.

La fortezza della Blue Moon

Se non è già tanto sapere di affrontare i più forti in casa loro, ci sono i numeri e i record che sembrano presagire una disfatta per l'Inter Campione d'Italia. Stasera Lautaro e compagni affronteranno la prima partita della nuova Champions League: Manchester City-Inter andrà in scena alle ore 21 all'Etihad Stadium.

Proprio lì, nella casa di Pep Guardiola e del cyborg Erling Haaland, i nerazzurri affronteranno per la seconda volta i Citizens. Il primo ed unico precedente storico di un incrocio delle due squadre risale al 10 giugno 2023, quando Inter e City si giocavano la finale di Champions allo stadio olimpico Ataturk di Istanbul.

In quell'occasione, fu il Manchester ad imporsi: l'1 a 0 definitivo segnato da Rodri - ora reduce dalla vittoria all'europeo con la sua Spagna -, mentre non sono stati abbastanza letali i colpi dell'Inter (che con una buona dose di sfortuna e di imprecisione non è riuscita a riprendere il risultato).

Dopo 15 mesi dall'ultima sfida tra nerazzurri e celesti di Manchester, si ritrovano di fronte: stavolta non come partita finale, ma come prima partita di una Champions League con un girone unico. L'Inter dovrà affrontare Haaland e compagni nella fortezza del City.

Infatti, un numero ed un dato curioso condanna i Campioni d'Italia: il Manchester City non perde una gara in casa - nei tempi regolamentari - di Champions, dal 19 settembre 2018. In quell'occasione, gli uomini di Guardiola si sono dovuti arrendere al Lione, il quale si impose per 2 a 1 ai danni dei padroni di casa.

Da quel momento, sono passati 6 anni. Stasera, nella fortezza della Blue Moon, si presenterà l'Inter di Simone Inzaghi - senza il favore dei pronostici, ma con una voglia di battere ogni record (e, chissà, magari di vendicarsi per quella finale di Istanbul).