Inter, Pecci al veleno: "Dovrebbe giocare in quarta serie"
L'ex di Torino, Bologna e Fiorentina sul palco del "Premio nazionale Romano Fogli classe e lealtà mondiali" lancia la frecciata all'Inter.
Pecci sull'Inter. Le ultime notizie del panorama nostrano calcistico vedono veleni e frecciate che vagano nell'aria delle società e dei club di Serie A. Sul patibolo c'è finita l'Inter e la situazione finanziaria del precedente proprietario (Steven Zhang e il gruppo Suning). Un'occasione presa al balzo anche da Eraldo Pecci, durante la premiazione per il “Romano Fogli classe e lealtà mondiali”.
La frecciata di Pecci
Una dichiarazione che segue a quanto affermato dal patron Viola, Rocco Commisso. Il presidente e proprietario della Fiorentina - nella lunga intervista in cui ha parlato anche della Juventus, un altro dei suoi bersagli e con cui comunque chiude sempre degli ottimi affari di mercato - ha voluto criticare l'Inter di Steven Zhang, vincente ma con i debiti (qualche mese fa, anche Giampiero Gasperini aveva ribadito lo stesso concetto nella conferenza post-finale di Europa League).
Club nerazzurro che ha comunque risposto alla frecciata di Commisso, con le parole del presidente Beppe Marotta e dell'amministratore delegato Alessandro Antonello - che si sono contraddistinti soprattutto nello stile elegante, pacato ed educato.
Ma il numero uno della Fiorentina non è l'unico che ha voluto fare un'uscita simile. Nel corso della cerimonia del Premio nazionale “Romano Fogli classe e lealtà mondiali", uno degli ex-giocatori che ha ricevuto il riconoscimento è Eraldo Pecci, centrocampista del Torino (con cui ha vinto uno Scudetto nella stagione 1975-76), del Bologna (una Coppa Italia nel 1973-74) e Fiorentina.
Proprio dal palco della premiazione, come riporta Tuttosport, Pecci ha lanciato una frecciata al veleno: “L'Inter dovrebbe giocare in quarta serie per tutti i debiti che ha”. Un'uscita poco felice e che si lega più ad opinioni da bar.
Pecci è intervenuto sui mercati di Juventus e Napoli, parlando di Thiago Motta e Conte. Ha poi detto la sua sul Torino di Vanoli, sulla Fiorentina di Italiano, sul caso Leao-Theo Hernandez e sulla Champions. Per quanto riguarda l'Inter, invece, ha voluto seguire la linea di Commisso.