Puntare su Antonio Conte è garanzia di successo. Lo sa la Juventus, lo sa il Chelsea e lo sa benissimo anche l'Inter, che si è affidata proprio al suo operato nella speranza, poi consolidata, di riportare sulla sponda nerazzurra del naviglio la conquista della massima serie. Adesso le speranze del Napoli di rimediare alla inconsistente passata stagione passano nuovamente dalle sue mani, un qualcosa a cui Conte è dunque abituato, ed è proprio per questo che, come da lui stesso dichiarato, la pressione è un qualcosa che non fa parte della sua vita lavorativa.

L'uomo di ghiaccio

Nella conferenza stampa precedente alla sfida del suo Napoli contro la compagine cagliaritana, quello della pressione è stato proprio un tema su cui si è discusso: “Mi porto dietro una grande pressione. Avendo vinto in passato si aspettano questo a prescindere, è una responsabilità, non mi sottraggo, ma la vivo in maniera serena”. Conte ha spesso ribadito come il Napoli al momento è un club che attraversa una fase di ricostruzione, andando a predicare calma nella calda piazza partenopea che, probabilmente, ha avuto anche paura di perderlo. Certo, prendere Conte è garanzia di successo, ma è lo stesso allenatore salentino ad aver evidenziato delle notevoli differenze tra la realtà in cui ora è immerso e le precedenti. Una su tutte, il centro sportivo, dove in merito a quest'ultimo non ha mancato occasione di ribadire lo splendido operato fatto ad Appiano nella crescita della struttura, forse (o forse no) pizzicando leggermente i nerazzurri: “Io vengo da esperienze inglesi dove so l'importanza di un centro sportivo proprio anche per le giovanili. Sono tasselli importanti. Anche all'Inter arrivai e Appiano era un disastro. Abbiamo lavorato molto sui campi e la foresteria: ora Appiano è un fiore all'occhiello. Un centro sportivo a fine anno può darti qualche punto”. Quello del centro sportivo è solamente una delle tante tematiche che Conte sta utilizzando per abbassare le aspettative sulla stagione corrente. Sicuramente una strategia volta ad essere uno scudo dai colpi che potrebbero arrivare in caso di insuccesso, una linea utilizzata forse per chi, al momento, un po' di pressione messa dalla calorosa piazza sta iniziando a subirla, soprattutto dopo l'approdo di Romelu Lukaku.