Perchè Benfica-Inter non è una gara "inutile"
Il mercoledì di Champions vedrà in scena la sfida tra Benfica e Inter in casa dei lusitani che hanno tutto l'interesse a giocarsi la vittoria per poter sperare almeno nella qualificazione da "retrocessa" in Europa League. Un girone che, da testa di serie, li vede ancora sul fondo della classifica, a 0 punti. La squadra di Roger Schmidt è un ricordo sbiadito rispetto alla squadra che lo scorso anno aveva incantato nella fase a gironi, finendo prima nel proprio gruppo davanti al Psg ed eliminando la Juventus. Un percorso europeo che, però, stona rispetto a quanto si vede nel campionato portoghese dove ha ritrovato la vetta dopo il derby vinto sullo Sporting. Le motivazioni di Benfica e Inter saranno dunque differenti. I primi per continuare nel percorso europeo, seppur nella serie minore, mentre i secondi per tenere la vetta del gruppo e sperare poi in un sorteggio favorevole. Ai lusitani mancheranno ancora Bernat, Bah e Neres, mentre Kokçu non è al meglio. Schmidt dovrebbe scegliere il 4-2-3-1 con Trubin in porta; Aursnes, Antonio Silva (assente per squalifica al Milano), Otamendi e Morato in difesa; in mediana Florentino e João Neves; in attacco Di Maria, Rafa Silva e Joao Mario alle spalle di Tengstedt. Per i nerazzurri potrebbe esserci del turnover, in vista della delicata sfida di campionato contro il Napoli.