Come riportato da Calcio e Finanza, il Parlamento europeo si è espresso sulla possibilità di rimuovere il geo-blocking, ovvero quei blocchi geografici per i servizi di streaming incentrati su film, serie tv e la trasmissione di eventi sportivi in diretta. La risoluzione è stata approvata con 376 voti a favore, 111 contrari e 107 astenuti. La norma esisteva già dal 2018, ma non comprendeva gli eventi sportivi, per cui si manteneva un'esclusività territoriale. La decisione influenzerà il mondo del calcio dal 2025 e impatterà in modo particolare il lato legato alla vendita dei diritti televisivi. Da questo momento in poi il mercato dei diritti non sarà più territoriale, ma europeo. Questo significa che ognuno potrà scegliere di abbonarsi al gestore che ritiene più valido ed economico per guardare gli eventi sportivi e non necessariamente a quelli che hanno i diritti in Italia. Tutto ciò potrebbe far abbassare i prezzi degli abbonamenti, una vera rivoluzione.

Le dichiarazioni di Beata Mazurek

E' intervenuta per parlare della decisione sul geo-blocking anche Beata Mazurek, membro del Parlamento Europeo. Ecco le sue parole: "Durante il dibattito in questa sala abbiamo sentito spesso parlare del mercato unico. Oggi abbiamo la possibilità di realizzare queste parole, dando loro un vero significato. Il regolamento sul geo-blocking vuol dire togliere barriere ingiustificate per i consumatori e le aziende nel mercato unico. Dobbiamo intervenire rispetto ai metodi di pagamento online, evitare la discriminazione in base alla nazionalità e al luogo di abitazione e dobbiamo togliere le barriere negli acquisti su internet. Deve esserci il diritto completo di accesso alla scelta dell’offerta migliore ovunque. La relazione tratta anche i servizi audiovisivi, e noi diamo un appello: vogliamo una valutazione grado per grado, considerando la condizione particolare del settore creativo. Consideriamo le condizioni delle parti interessate senza minacciare i modelli di finanziamento dei progetti culturali. Bisogna considerare il progresso tecnologico e i bisogni dei consumatori negli ultimi anni. Oggi presentiamo una soluzione, in attesa del regolamento della Commissione europea del 2025, per dare il miglior possibile accesso alle pari condizioni ai cittadini europei ai contenuti audiovisivi in tutti i Paesi membri".

La presa di posizione della Lega di Serie A

Nei giorni scorsi era arrivata un dura presa di posizione da parte della Lega di Serie A, per conto della quale aveva parlato il l'amministratore delegato Luigi de Siervo. Ecco le sue dichiarazioni: "Ci opponiamo strenuamente all’abolizione del geo-blocking perché metterebbe a serio rischio la sostenibilità economica del settore calcio e film in tutta Europa, cancellerebbe le diverse identità distributive nazionali e conseguentemente porterebbe un indebito vantaggio alle grandi piattaforme OTT americane come Netflix, Amazon, Disney etc. Tutti i più importanti operatori del mondo sportivo, dalle Leghe ai broadcaster, ma anche l’intero comparto cinematografico, hanno capito il rischio di un simile provvedimento e hanno firmato un appello pubblico, proprio perché questa decisione andrebbe contro ogni logica e impatterebbe in modo negativo sugli stessi consumatori, che avrebbero meno scelta di contenuti con un aumento conseguente dei prezzi. Vogliamo restare ottimisti, visto che vi sarebbero conseguenze irreparabili eliminando l’utilizzo del geo-blocking, che serve proprio per proteggere il nostro prodotto e la nostra cultura".