Dalle recenti dichiarazioni si può evincere che saranno 5 i giocatori dell'Inter che lasceranno Milano dopo i festeggiamenti dello Scudetto. Ecco chi.
Se si ha occasione di guardare attentamente la formazione allenata da
Simone Inzaghi, ci si renderà conto che è difficile trovare delle brutte parole per descriverla. D'altronde il successo raggiunto è talmente grande da far scomparire parzialmente ogni piccolo errore o gaffe commessa durante la stagione. In un momento di festa è giusto celebrare un traguardo collettivo con grande amore e passione, senza dover focalizzarsi sugli errori o concentrarsi su alcune leggerezze che, di fatto, rovinerebbero l'intero mood. Tuttavia è chiaro che ci siano stati dei veri e propri protagonisti, i quali hanno avuto modo di rubare la scena grazie alle loro incredibili qualità, e dei personaggi secondari, i quali hanno contribuito al raggiungimento dell'obiettivo ma in maniera del tutto minore.
I personaggi secondari di questa Inter sono stati parecchi: a causa di infortuni o di scelte tecniche, sono molteplici i profili meno utilizzati da Inzaghi nei suoi diversi scacchieri, suggerendo dunque una maggiore propensione ad affidarsi ai suoi fedelissimi. In una stagione dove l'obiettivo primario era alzare uno Scudetto storico è abbastanza comprensibile, eppure questo dato è pur sempre interessante se spostato in un contesto da grande squadra. In particolare 5 di questi sono già destinati a lasciare Milano dopo i festeggiamenti.
1 - Alexis Sanchez
Doveva essere il giusto ritorno di un giocatore dalla classe intoccabile e dall'esperienza importante. Peraltro la sua stagione a Marsiglia ha maggiormente spinto la dirigenza dell'Inter a programmare un suo ritorno, il quale avrebbe garantito il giusto apporto alla coppia d'attacco titolare
Marcus Thuram-
Lautaro Martinez. Sicuramente qualcosa è riuscito a dare, ma probabilmente non basterà per garantirgli sia un posto da titolare sia una papabile permanenza, specie dopo l'arrivo sicuro di
Mehdi Taremi. Il suo ruolo in campionato è stato sicuramente minoritario, ma il classe 1989 si può consolare con la breve parentesi in Champions League, a cui ha partecipato con 2 gol in 4 presenze. Il centravanti cileno, dunque, lascerà l'Inter per la seconda volta dopo aver collezionato 20 presenze in Serie A - 5 da titolare -, 2 gol e 4 assist.
2 - Juan Cuadrado
Così come per l'attaccante cileno, l'esterno colombiano
Juan Cuadrado sarebbe dovuto essere il guizzo visionario dell'amministratore delegato
Giuseppe Marotta. A inizio campionato le gerarchie sono state chiarite sin da subito:
Matteo Darmian era assolutamente intoccabile, per cui c'era necessità di trovare un degno sostituto di
Denzel Dumfries. Il pluriscudettato Cuadrado sembrava essere il profilo perfetto da affiancare all'esterno olandese, ma un brutto infortunio al tendine d'Achille lo ha tenuto fermo ai box per 4 mesi. Il suo addio era già nell'aria, ma è divenuto poi solida realtà dopo il tesseramento del laterale canadese
Tajon Buchanan. Con 9 presenze fra Serie A e Champions League, il 35enne è approdato all'Inter tra lo scetticismo e l'odio di una tifoseria da tempo abituata ai suoi sgarbi nei numerosi Derby D'Italia. È curioso, invece, notare come le parti si siano scambiate: durante i festeggiamenti in piazza Duomo, infatti, Cuadrado è stato pizzicato dalle telecamere mentre saltava vistosamente durante l'inno '
Chi non salta bianconero è', scatenando una reazione d'odio da parte dei suoi amati tifosi bianconeri. Un rivoluzionamento della storia a dir poco sorprendente.
3 - Stefano Sensi
Ennesimo caso di un giocatore dal talento cristallino che ha avuto molte difficoltà nel metterlo in mostra.
Stefano Sensi sarebbe dovuto essere un perno fondamentale del centrocampo nerazzurro, ma una lunga serie di infortuni gli ha impedito di sognare questo ruolo. In effetti l'unica consolazione di questa parentesi all'Inter sono solo i numerosi trofei conquistati, che contribuiranno a rendere più illustre la bacheca dell'ex Sassuolo. E pensare che poteva anche non festeggiare il 20° Scudetto, poiché una delle infinite
sliding doors avrebbe visto il centrocampista 28enne disputare delle partite di Premier League in stadi gloriosi come l'Old Trafford o Anfield con il neopromosso Leicester di Enzo Maresca. Tuttavia le regole inglesi del fair play finanziario hanno impedito al n° 20 nerazzurro di sognare uno di questi scenari, portandolo dunque ad una scelta importante sul suo futuro. Con l'arrivo di
Piotr Zielinski non c'è più spazio per l'ex Monza, che dopo 3 presenze è pronto a dire addio definitivamente ai colori dell'Inter.
4 - Davy Klaassen
Non c'è molto da dire sul centrocampista olandese: approdato a Milano con forte entusiasmo,
Davy Klaassen si è mostrato pronto e determinato sin da subito. La sua esperienza sembrava potesse essere l'arma in più per riempire un centrocampo già stellare. In effetti è proprio quello che è accaduto, se non fosse che il reparto titolare si è rivelato così fondamentale da non garantire il giusto minutaggio al classe 1993 - per lui solo 308 minuti in tutte le competizioni -. Non si può recriminare molto all'ex Ajax: sicuramente si porterà dietro la vittoria della Supercoppa italiana e dello Scudetto, ma naturalmente la sua avventura in maglia nerazzurra terminerà il prossimo 30 giugno.
5 - Emil Audero
Probabilmente l'unico profilo con maggiori chance di restare all'Inter. La sua stagione non è stata delle migliori, complice anche lo strabiliante rendimento di
Yann Sommer. Il suo ruolo è stato chiarito sin dall'inizio: l'imminente retrocessione della Sampdoria e le sue ottime annate in Serie A gli hanno garantito la permanenza nella massima serie italiana, ma con la particolarità di dover accettare un ruolo più secondario. Alla fine l'esperienza milanese di
Emil Audero non è andata poi così male: la vittoria di due trofei importanti come la Supercoppa e lo Scudetto sono sicuramente degli ottimi punti da inserire nel curriculum, ma lo scarso minutaggio e la poca lucidità nelle poche presenze da titolare hanno contribuito a macchiare la sua immagine. Le voci di mercato confermano un interessamento molto chiaro
nei confronti del brasiliano Bento, che impedirebbe dunque al portiere italiano di rimanere a Milano. Tuttavia il prezzo da pagare per l'estremo difensore dell'Athletico Paranaense è decisamente alto e l'ex Sampdoria spera.