Dalla prima alla seconda stella. Sono passati ben 10 anni dall'ultima grande impresa nerazzurra: quel Triplete che fece entrare gli uomini di Mourinho nell'Olimpo del calcio mondiale. Sulla panchina dell'Inter siede un ex bianconero, capitano e leader della Juventus degli anni 90:
Antonio Conte, arrivato appena un anno prima per tentare di riportare lo scudetto a Milano, sponda
nerazzurra. Il tecnico è stato fortemente voluto dal presidente
Steven Zhang che, nella sua gestione, ha posto l'asticella, anno dopo anno, sempre più in alto con l'obiettivo di far diventare grande la sua
Inter. Il
primo anno di Conte ha visto un testa a testa proprio con la
Juventus, guidata da
Massimiliano Allegri che, alla fine, è riuscita nell'impresa di portare a nove il numero di scudetti consecutivi conquistati in campionato. In Italia, dalla stagione 2011-20212, infatti, il campionato ha un solo padrone e nessuno sembra essere in grado di spodestarlo dal trono. Sembra, perchè questa stagione avrà un finale diverso.
L'Inter, che è stata la vera rivale in campo dei
bianconeri campioni in carica è ancora una volta accreditata come una delle squadre in lizza per la vittoria del titolo.
Conte, però, dopo un incontro in gran segreto avvenuto in estate con la dirigenza, chiede interventi sul mercato per rendere la rosa ancora più competitiva. Ecco, quindi, che dal calciomercato estivo arrivano
Hakimi, di proprietà del Real Madrid, che va a rinforzare la corsia di destra,
Kolarov che arriva dalla Roma, e
Matteo Darmian che, invece, arriva dal Parma e si rivelerà essere una delle pedine fondamentali per la conquista del
19esimo scudetto. Il mercato, però, porta anche un altro innesto, fortemente voluto dal tecnico salentino:
Arturo Vidal, centrocampista cileno che torna in Serie A a cinque anni di distanza dall'ultima esperienza proprio con la Juventus di Conte.
Avvio tra conferme e sorprese
L'avvio di campionato fa registrare conferme e qualche sorpresa: dopo quattro giornate, a prendersi la vetta solitaria della classifica è il
Milan, che conquista 12 punti su altrettanti disponiibli contando anche su un ottimo rendimento difensivo. I
rossoneri viaggiano ad un ritmo incredibile allungando la striscia di risultati utili fino alla 10ª giornata, creando un buon margine di vantaggio sulle più immediate inseguitrici, ossia l'Inter, la Juventus e il Napoli.
Inter e
Milan viaggiano spedite fino a fine anno solare, quando la distanza tra le due squadre si attesta ad un solo punto, con i
rossoneri comunque sempre davanti ai cugini. Si prefigura una lotta scudetto ristretta alle sole due compagini milanesi. Una serie di successi dei
rossoneri, uniti ai contemporanei passi falsi dell'Inter, portano la squadra di Stefano Pioli a chiudere il girone d'andata al primo posto laurendosi campioni d'inverno.
Nella 22ª giornata si assiste al sorpasso dell'Inter sul Milan: i
nerazzurri battono la Lazio e, grazie anche all'inattesa sconfitta dei rossoneri sul campo del debuttante Spezia, si portano in testa alla classifica con un punto di vantaggio. Da qui in avanti si gioca un altro campionato con i ragazzi di Conte che allungano, giornata dopo giornata, sui rivali rossoneri a cui infliggono una pesante sconfitta nella stracittadina di ritorno, portandosi a quattro punti di vantaggio. In questa partita si racchiude l'essenza della stagione dell'Inter che, da un doppio svantaggio nei minuti finali del primo tempo con i gol di Ante Rebic e Zlatan Ibrahimovic, riesce a ribaltarla nel secondo tempo dando vita ad una prova di forza assoluta. Il protagonista indiscusso di quel derby, così come di tutta la stagione nerazzurra, è senza dubbio
Romelu Lukaku.
Al ritorno dalla sosta di marzo, l'Inter ottiene tre successi in altrettante gare (compreso il recupero con il Sassuolo), arrivando alla striscia record di undici successi consecutivi dall'inizio del girone di ritorno e distaccando il Milan addirittura di undici lunghezze. I rossoneri vedono assottigliarsi il vantaggio sulla Juventus, che batte il Napoli nel recupero della 3ª giornata, e sull'Atalanta, in una lotta per i posti europei che vede coinvolti anche gli stessi partenopei e le due squadre capitoline.
In Italia si vola, ma nelle coppe...
Mentre in Italia l'Inter vola, in Europa e nella Coppa nazionale, è una debacle assoluta. I nerazzurri di
Conte escono sia dall'Europa che conta (classificandosi ultimi in un girone alla portata e non riuscendo a qualificarsi nemmeno per l'Europa League) sia dalla Coppa Italia ad opera della Juventus. Ecco perchè l'unico obiettivo stagionale rimasto, ovvero lo Scudetto, diventa un punto di riferimento assoluto. Con un vantaggio così ampio sulla seconda in classifica, il titolo sembra essere destinato a concretizzarsi da un momento all'altro.
Arriva infatti alla 34ª giornata, il 2 maggio 2021, con la vittoria contro il Crotone e il contestuale pareggio dell'Atalanta. Per
Conte, che riporta il titolo ai meneghini dopo ben undici anni, si tratta del quarto campionato italiano vinto da allenatore e del quinto in assoluto, contando anche quello con il Chelsea. Per Zhang è invece il primo titolo da presidente, oltre che il primo vinto da una proprietà straniera in Italia.
Le ultime quattro partite di campionato servono all'Inter per chiudere il campionato a
91 punti, rappresentando il miglior risultato della Beneamata in termini di punteggio dalla stagione 2006-2007,
quando avevano totalizzato 97 punti sotto la guida tecnica di Roberto Mancini.
Siamo ancora nel periodo post Covid, con gli stadi vuoti e uno scudetto che viene vinto senza che nessuno dagli spalti abbia potuto festeggiare insieme ai ragazzi. Eppure la vittoria del titolo non frena l'entusiamo di migliaia di tifosi nerazzurri che scendono in piazza tra caroselli in auto e bandiere al vento. Circa 30mila persone si sono riversate in strada per celebrare il successo e il cuore dei festeggiamenti è stato, come sempre, Piazza Duomo. Il saluto dei ragazzi a tutti i tifosi avviene, dopo la consegna del trofeo, dalla torre 4 di San Siro quando i giocatori dell'Inter, assieme a tutto lo staff tecnico, si sono affacciati per salutare la marea nerazzurra presente fuori dallo stadio, in un tripudio generale, quello che ha riportato l'Inter sul tetto d'Italia e frenato la Juventus nella sua cavalcata in solitaria che è durata per ben 9 anni.