Buchanan esordio. Il nuovo acquisto nerazzurro, atteso a Milano per le visite mediche di rito e la forma sul contratto, non sarà a disposizione della sua nuova squadra per la prima gara del 2024. Il canadese farà rientro in Belgio, in attesa del permesso di lavoro. L'arrivo a Milano del primo giocatore canadese della storia dell'Inter ha subito una momentanea frenata. Le pratiche burocratiche hanno ancora una volta preso il sopravvento e faranno slittare a domani lo sbarco nel capoluogo meneghino di Tajon Buchanan, prelevato dal Bruges con un accordo che, come riferisce la Gazzetta dello Sport, è stato trovato su una base di 7 milioni di euro, a cui andranno aggiunti una serie di bonus legati ad alcune condizioni che, in caso dovessero verificarsi tutte, porterebbero il prezzo totale dell’operazione sui 10 milioni di euro. La giornata di giovedì sarà decisiva per le visite mediche alla clinica Humanitas, a cui seguiranno il passaggio al Coni per l’idoneità sportiva, la firma sul contratto che lo legherà alla società di Viale della Liberazione per le prossime cinque stagioni e le prime parole da nerazzurro in sede. L'esterno classe 1999 farà poi rientro a Bruges dove attenderà l'arrivo del permesso di lavoro, con annesso transfert da parte della federcalcio belga, visto che andrà a occupare l’ultimo posto da extracomunitario per la stagione attuale. Espletate le ultime formalità, non si esclude che il centrocampista sostenga una prima sgambata con i nuovi compagni di squadra ma è confermato che il suo debutto con la casacca nerazzurra non avverrà prima di una settimana, rimandando l'appuntamento alla trasferta di Sabato 13 Gennaio sul campo del Monza dove Inzaghi potrebbe concedergli alcuni minuti come nuova arma offensiva al fine di guarire un problema antico della sua squadra: l’Inter salta poco l’uomo, troppo poco per chi guarda tutti dall’alto.

Da "nuovo Perisic" ad alternativa a Dumfries

Il nome di Buchanan ha cominciato a entrare nei radar del club nerazzurro sin dalle prime presenze con la maglia del Bruges, quando il centrocampista canadese veniva frequentemente utilizzato come laterale di sinistra nel 3-4-1-2 o come attaccante esterno, nel caso di utilizzo del modulo a tre punte. Il ragazzo, nato a Brampton, esplode nei mesi precedenti al Mondiale in Qatar, dando un saggio delle proprie qualità nella gara contro i prossimi avversari dell'Inter agli ottavi di Champions League, l'Atletico Madrid (vittoria 2-0), in cui risulta determinante con un assist per la rete di Jutgla che chiude il match, e poi con la propria nazionale in Qatar, al rientro nella manifestazione mondiale dopo l'unica partecipazione targata Messico '86. Da allora, il file aperto sul ragazzo non è mai stato accantonato, con Marotta e Ausilio che intavolano la trattativa per l'esterno offensivo chiudendola con estrema rapidità. L'idea primordiale dei dirigenti dell'Inter era stata quella di acquistare il giovane canadese per renderlo il sostituto di Ivan Perisic nel momento in cui il rinnovo del giocatore croato è apparso in forte dubbio, come poi accadde. Prima dello sbarco nel vecchio continente, l'Inter non lo aveva ancora messo nel mirino ma una volta individuate e comprese le sue grandi potenzialità ha poi deciso, soprattutto a causa delle condizioni fisiche di Cuadrado, di imprimere alla trattativa la sterzata decisiva per la fumata bianca.