"Il leone può dormire ma quando ti prende ti prende!". Questo diceva Alexis Sanchez durante un'intervista rilasciata a DAZN qualche mese fa. Il cileno è alla sua seconda esperienza in nerazzurro, dopo l'addio dello scorso anno, ma al momento pare non abbia ancora trovato la sua dimensione. Troppo poco il suo apporto a livello di squadra nella zona gol che, a parte la stagione stratosferica di Lautaro e Thuram, ha trovato comunque ben poco aiuto dalle seconde linee. Nonostante sia arrivato consapevole del suo ruolo di quarta punta, e avendo fatto una promessa alla società sul non lamentarsi in caso di scarso minutaggio in stagione, i mugugni iniziano a sentirsi e le sirene arabe, prima non considerate possono ora diventare oggetto di valutazione. In terra araba il mercato è ancora nel pieno e, nonostante i continui e reirati "no" di Sanchez, molti sono convinti che alla fine possa accettare il trasferimento. L'Inter, però, al momento non prende in considerazione l'idea di dover metter mano all'attacco, reparto considerato completo da staff e dirigenza. Ma chiaramente, qualora dovessero cambiare gli scenari sul numero 70 nerazzurro, allora ci si dovrà muovere per ripristinare il tutto. Dipende, quindi, tutto dal Niño Maravila che, senza un maggiore coinvolgimento in Supercoppa, potrebbe cominciare davvero a guardarsi intorno. E non necessariamente in Saudi Pro League. Sanchez è reduce da una stagione dall'ottimo rendimento in Francia con il Marsiglia e, nonostante quest'avvio a luci spente, potrebbe ricevere offerte più allettanti rispetto ad un ridimensionamento di carriera, ma ricco, in Arabia. Ecco perchè l'Inter valuta anche la possibilità che Valentin Carboni rientri alla base con sei mesi d'anticipo. Il baby argentino, autore di un ottimo avvio di stagione con i biancorossi di Palladino, potrebbe esser la soluzione interna ad un'eventuale partenza in avanti.