Per Oaktree il primo snodo fondamentale da gestire è la questione rinnovi.
Ora che l'era
Zhang è finita e
Oaktree è diventato, dalla mezzanotte di oggi, il nuovo vertice della società nerazzurra, per il fondo statunitense si pongono i primi nodi da sciogliere. L'obiettivo dichiarato fin dalle primissime ore è quello di operare nel segno della
continuità, sulla base di una scelta strategica che premia il lavoro svolto dall'attuale dirigenza nerazzurra, che dovrà continuare a migliorare i conti, perseguendo le linee guida adottate fino a questo momento i ogni ambito, compresi i rinnovi contrattuali.
In base a quanto scrive questa mattina
Il Corriere dello Sport, si tratta di uno snodo tutt'altro che banale, visto che riguardano tre gemme preziose di questa Inter,
Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Simone Inzaghi. I margini di un aumento del monte ingaggi complessivo per i due italiani c'è e queste operazioni sono state già calcolate,
tant'è vero che per l'ufficialità mancano solo alcuni dettagli. Più complessa è la questione che riguarda l'argentino. Da quanto emerso recentemente, la richiesta dell'attaccante si aggira intorno ai
12 milioni di euro e Oaktree, così come Suning, non vuole superare un certo limite e la proposta avanzata dal Capitano dell'Inter non è ritenuta in linea con la strategia del fondo americano. Per trovare l'accordo con il club e finalmente firmare il rinnovo che i tifosi dell'Inter aspettano da molto tempo, Lautaro dovrà necessariamente fare un passo indietro.
Per quanto riguarda il
mercato, il motto con cui agire sarà sempre lo stesso: si investe quello che si ricava. Gli obiettivi sono quello di trovare il vice-Sommer, con
Bento in cima alle classifiche ma senza un investimento superiore ai 20 milioni di euro. Il reparto che sicuramente necessita qualche rinforzo è l'attacco, ma prima sarà doveroso sistemare
Correa, di ritorno dal prestito al Marsiglia ma fuori dai piani dell'Inter per la prossima stagione. Se poi
Dumfries dovesse partire, si dovrà pensare anche ad un esterno.