Sembrava fosse vicina la soluzione alla vicenda con Pimco pronto a finanziare Zhang, ma nelle ultime ore Oaktree si è messo di traverso.
I tifosi nerazzurri non possono ancora tirare il proverbiale sospiro di sollievo. Sembrava tutto fatto: cessione evitata così come il cambio di proprietà,
Zhang-bis e rifinanziamento del debito con
Oaktree grazie a
Pimco. Nelle ultime ore, invece, tutto sembra più complicato: proprio
Oaktree starebbe facendo ostruzionismo con la speranza di ottenere un guadagno di gran lunga maggiore dalla
cessione del club.
La data di scadenza per la restituzione del debito è il 20 maggio, ossia il prossimo lunedì, perciò l'ultimo giorno lavorativo disponibile per firmare l'accordo con
Pimco per il prestito triennale del valore di
430 milioni di euro sarebbe oggi. L'accordo non è in discussione: a
Zhang serve quella cifra per restare alla guida del club, ma a cambiare è stato il ruolo di
Oaktree, sottovalutato inizialmente, che grazie al pegno sulle azioni dell'
Inter ne sta ostacolando con tutti i mezzi la finalizzazione. La
Gazzetta dello Sport ha provato a fare chiarezza sulla vicenda.
I motivi per i quali
Oaktree stia mettendo i bastoni tra le ruote al piano di rifinanziamento sono solo ipotizzabili, ma alcuni più concretamente di altri: si parla, ad esempio, di una
clausola di garanzia (
warranty in linguaggio tecnico). Questa assicurerebbe al fondo, in caso di cessione, un'
entrata del 20% sulla differenza tra la valutazione predefinita (si parla di una cifra vicina agli
800 milioni) e l'effettivo prezzo di vendita.
La clausola, inoltre, sarebbe valida anche se il club venisse ceduto tra 18-24 mesi, quindi anche dopo un eventuale finanziamento di
Pimco, e non esclusivamente nel caso di una cessione imminente. Appare chiaro, a questo punto, che l'interesse di
Oaktree sia di
incassare il prima possibile quel cospicuo 20% garantito, motivo per cui il fondo sta spingendo per anticipare la vendita della società. Questa intenzione, tra l'altro, sarebbe alle spalle anche dell'offerta precedente che prevedeva un
accordo ponte di un anno soltanto.
La posizione di
Oaktree ha rimesso tutte le carte in gioco e ha reso improvvisamente tutti gli scenari nuovamente possibili: ipoteticamente potrebbero essere firmati anche nel fine settimana gli accordi
Pimco-Suning, con tempo fino a martedì 21 per il passaggio di denaro visto che il 20 maggio in Lussemburgo è un giorno festivo. Possibile anche che dietro all'ostruzionismo del fondo ci sia un
acquirente concretamente interessato all'Inter, oppure ancora che
Oaktree stia cercando di spuntare una cifra ancora più alta di quei
380 milioni.
Non è da escludere nemmeno un prolungamento della trattativa oltre i termini prefissati, ma a quel punto potrebbe innescarsi anche una
battaglia legale tra Suning e Oaktree, parallelamente ad un
blocco operativo dell'Inter proprio nella fase aurorale di un mercato importantissimo non solo per acquisti e cessioni ma soprattutto per i
rinnovi di contratto ancora da definire.