Milan perquisizione in sede. Ha del clamoroso quanto emerso nelle ultime ore. Sarebbero in corso delle perquisizioni da parte della
Guardia di Finanza a
Casa Milan, in via Aldo Rossi. Sarebbero stati confidasti telefoni e computer all'interno della sede e nelle case degli indagati. Nei mesi scorsi la
procura di Milano aveva avviato delle indagini riguardanti il passaggio delle quote di maggioranza dal fondo
Elliot a
RedBird.
L'ipotesi portata avanti dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza è chiara: il reale proprietario del club non è in realtà chi dichiara di esserlo. In parole povere il controllo del
Milan non sarebbe in mano a
RedBird, bensì apparterrebbe ancora ad Elliot, il fondo statunitense del finanziere
Paul Singer. Questo è quanto sospettato dai Pm incaricati dell'indagine, cioè
Giovanni Polizzi e
Giovanna Cavalleri.
Milan perquisizione in sede: chi sono gli indagati
Secondo quanto riportato dal
Corriere della Sera, risulterebbero indagati l'attuale amministratore delegato del club, cioè
Giorgio Furlani, e il suo predecessore, vale a dire
Ivan Gazidis, in carica dal 2018 fino al 2022. L'accusa portata avanti è pesantissima: ostacolo all’attività della Federazione Italiana Giuoco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio.
Non risulterebbe al momento tra gli indagati il presidente
Paolo Scaroni. Si tratterebbe infatti di un
"reato proprio". Il reato in questione infatti può essere commesso solo da chi, per legge, ricopre delle cariche preposte a riportare quelle determinate comunicazioni. Questo tipo di comunicazioni spettano all'amministratore delegato (nella fattispecie Gazidis prima e Furlani poi). È difficile pensare che il presidente potesse essere estraneo ai fatti, in caso di conferma dell'accusa, ma non sarebbe perseguibile.
Le possibili conseguenze sul piano sportivo
Qualora le accuse mosse venissero confermate in seguito alle perquisizioni odierne, il
Milan rischierebbe grosso anche sul piano sportivo. Sarebbe infatti stata infranta la norma riguardante le comunicazioni obbligatorie che il club deve fare alla
FIGC. Ciò porterebbe a delle certe sanzioni sportive a livello nazionale.
L'eventuale conferma delle ipotesi avanzate infrangerebbe anche il
regolamento UEFA. Secondo l'
articolo 5 chi controlla un club iscritto ad una competizione della suddetta organizzazione, non può avere alcun tipo di influenza su altri club partecipanti al medesimo torneo.
Elliot infatti possiede la leva di un credito nei confronti del
Lille di poco meno di 200 milioni di euro. Il fondo ha dunque un'influenza dominante sul club francese.
Anche in questo caso la sanzione sportiva potrebbe portare a conseguenze gravissime, come l'esclusione dalle coppe per un periodo ancora da definire e/o il blocco del mercato per alcune sessioni. Per i tifosi milanisti non resta altro che aspettare che le indagini si concludano per sapere il destino della propria squadra.