L'Inter ha da poco festeggiato il proprio centosedicesimo anniversario e nella storia del club nerazzurro più recente è stato possibile ammirare calciatori talentuosi e dall’estro decisamente creativo, ma è anche vero che negli ultimi anni il panorama calcistico nerazzurro ha accolto e acclamato anche chi con il pallone tra i piedi non ha mai entusiasmato. È infatti il caso dei giocatori più rustici ma mai banali, spesso difensori chiamati a fare il lavoro sporco ma colonne portanti di un meccanismo vincente.
La difesa dell'Inter, oggi fiore all'occhiello della Serie A, è stata guidata negli anni da mastini del ruolo che hanno raccolto l'eredità, tra gli altri, di un mastino della difesa, campione del mondo con la nazionale brasiliana e capace di andare in rete in una finale di Champions League contro il Real Madrid. Un giocatore che ha rappresentato appieno la tipologia di atleti appena evidenziata e che verrà ricordato nelle pagine del libro della storia dell'Inter.
Il muro umano
Lucimar da Silva Ferreira, noto come
Lúcio, viene acquistato dall'Inter durante la sessione estiva del calciomercato del 2009 per 5,3 milioni di euro dal Bayern Monaco cinque stagioni in Bundesliga contando gli anni di Leverkusen. Nato a Planaltina l'8 maggio 1978, il difensore campione del mondo con il Brasile ai Mondiali di Corea e Giappone del 2002, sbarca in Europa grazie alla mossa del Bayer Leverkusen che lo preleva dall'Internacional di Porto Alegre e dopo quattro anni nella squadra tedesca, disputando una finale di Champions League nel 2002, persa contro il Real Madrid, segnando il gol del momentaneo pareggio, conta 122 partite ufficiali con 21 reti, le sue eccellenti prestazioni gli valgono la chiamata del Bayern Monaco, con cui gioca 218 partite segnando 12 reti dal 2004 al 2009. Con il club tedesco vince 3 campionati e 3 coppe di Germania e nel 2009 va a completare la batteria dei sudamericani nella
linea difensiva nerazzurra aggiungendosi a Julio Cesar, Maicon, Samuel e Javier Zanetti. Da subito titolare nell'Inter di Mourinho, Lucio segna la prima rete in maglia interista nella gara vinta 3-1 contro il Napoli il 23 settembre 2009 alla 5°giornata.
Le prestazioni del centrale brasiliano saranno determinanti per il prosieguo della stagione dell'Inter che a metà stagione si trova a poter lottare su tutti i fronti per centrare quello che sarebbe un traguardo mai raggiunto da una squadra italiana: il
Triplete. In coppia con Samuel, Lucio rende la difesa nerazzurra un muro quasi invalicabile e alla fine dell'anno sarà proprio la retroguardia dell'Inter la meno perforata del torneo, con 34 reti subite e che varranno all'Inter il
quinto scudetto consecutivo, vinto dopo un testa a testa con la Roma durato per quasi tutto il girone di ritorno e preceduto dalla vittoria della
Coppa Italia sempre contro la Roma in uno Stadio Olimpico vestito a festa. Acciacchi muscolari impediranno a Lucio di scendere in campo in queste due sfide, preservato da Mourinho per l'appuntamento decisivo della stagione: la finale di
Champions League. A Madrid, Lucio è monumentale con Samuel e tutta la difesa nell'arginare le folate di Robben, Ribery e tutto il Bayern Monaco, schiantato dalla doppietta di Diego Milito che regala all'Inter la terza Coppa dei Campioni e il prestigioso Triplete.
La magia di una squadra capace di vincere, tra gli altri,
Supercoppa Italiana e Mondiale per Club, incredibilmente per i tifosi nerazzurri inizia man mano a sgretolarsi. La gloria degli eroi del Triplete viene ben presto ridimensionata dalla disastrosa eliminazione in Champions League per mano dello Schalke 04 che 14 anni dopo la finale di Coppa Uefa vinta ai rigori si fa beffa dei Campioni del Mondo con un netto 2-5 in cui la difesa nerazzurra, orfana dello stesso Lucio, fa acqua da tutte le parti e chiuderà anche il campionato vedendosi scucire lo scudetto dai cugini del Milan. Le stagioni a venire vedono il
tramonto dell'epoca d'oro nerazzurra, durata troppo poco per gli appassionati della Beneamata e che vede perdere a lungo andare i meravigliosi interpreti di una squadra arrivata troppo presto al capolinea.
Lucio
rescinderà il contratto con l'Inter il 29 giugno 2012, dopo tre stagioni in cui ha indossato i colori nerazzurri in 136 occasioni segnando 5 reti, per vestire la maglia della Juventus in cui conquista lo scudetto nella stagione 2012-2013 rivelandosi però solo come una comparsa. Il rientro in patria e il vagare tra San Paolo, Palmeiras e Brasiliense sancisce il ritiro dal calcio giocato di Lucio, avvenuto 29 gennaio 2020, all'età di 41 anni.