Fine della prima sosta delle nazionali, negli impegni di Nations League, si rientra nei club per tuffarsi nei campionati nazionali e nelle coppe europee. Un rientro che però, per alcuni, coinciderà con un tour de force: questione che interessa anche l'Inter di Simone Inzaghi.

La ripresa della stagione per i nerazzurri Campioni d'Italia partirà domenica con il Monza, passando poi dalla sfida in Champions League contro il Manchester City, per poi ritornare in campionato con il primo Derby contro il Milan della stagione. Una settimana che richiederà a mister Inzaghi e a Lautaro e compagni uno sforzo degno di nota.

Turnover con il Monza?

Il primo impegno di questo ritorno al campionato è già un caso studiato dal tecnico piacentino nerazzurro. Il rientro dei calciatori impegnati dalle nazionali chiederà un certo sforzo a studiare una formazione che tenga conto del carico di lavoro e della stanchezza dei giocatori.

La trasferta di Monza, questa domenica 15 settembre, non è da prendere sottogamba. Le rotazioni che Inzaghi ha in mente richiedono anche l'impiego di alcuni titolari. A partire dai soliti tre della difesa interista (Pavard, Acerbi e Bastoni). Pure due terzi dei titolari del centrocampo dovrebbero essere titolari anche all'U-power Stadium, ovvero Barella e Calhanoglu.

Le rotazioni potrebbero arrivare sugli esterni, sulla mezz'ala (Zielinski per la prima da titolare, ma occhio a Frattesi reduce da due gol con l'Italia) e l'attacco. Proprio sul reparto offensivo sorgono i dubbi maggiori: Lautaro e Taremi dovranno affrontare un volo intercontinentale, Thuram rientra dagli impegni con la Francia. In questo quadro, scalpita Arnautovic per una prima da titolare (mentre Correa è una remota possibilità).

Come sempre, la strategia di mister Inzaghi è quella di fare un turnover con il contagocce, per evitare di stravolgere gli schemi tattici. Tuttavia, una stagione questa vedrà settimane così ricche di impegni e le rotazioni saranno di vitale importanza per non sovraccaricare di lavoro i giocatori chiave (ed evitare spiacevoli episodi come gli infortuni).

City e Derby: i due big match

Turnover misurato in vista di sfide che richiedono maggiore qualità e capacità di gestire gare di un'intensità elevata. La prima di queste due sfide è forse una delle più complicate per qualunque squadra europea: il Manchester City di Pep Guardiola.

L'Inter dovrà partire alla volta dell'Etihad Stadium, per la prima partita della nuova Champions League. I nerazzurri di Inzaghi ritrovano il Manchester City, dopo la finale di Istanbul di due edizioni fa: una partita - anzi un vero e proprio esame per capire quanto si è cresciuti da quella finale del 10 giugno 2023.

In effetti, Lautaro e compagni si presenteranno sotto la Blue Moon con una pelle leggermente diversa: uno Scudetto, con il numero venti in rilievo, e due stelle sopra lo stemma del club. La Beneamata è pronta a rispettare la sfida, e per farlo dovrà avere tutti gli effettivi a disposizione, tra i titolarissimi e tutte le armi in più che siedono in panchina (Frattesi, Zielinski e Taremi tra tutti). Da capire, se proprio il tecnico piacentino non sorprenderà con qualche cambio rispetto alla formazione tipo.

Mercoledì 18 settembre, dunque, inizia l'avventura europea dell'Inter. Ma dopo quei 90 minuti a Manchester, i nerazzurri dovranno rientrare in Italia e preparare un nuovo big match di Serie A: il Derby contro il Milan (domenica 22 settembre).

Impegni ravvicinati che richiederanno ad Inzaghi di trovare più soluzioni, anche inedite, per affrontarle al meglio. La sfida contro gli uomini di Pep Guardiola richiederà un certo dispendio di energie, fisiche e mentali, e la stracittadina di Milano arriva in un momento delicato.

Il Milan potrebbe anche essere un'opportunità per un'altra rotazione per l'Inter, la quale non manca di risorse di livello. Certo è che - come al solito - il tecnico piacentino vorrà utilizzare i migliori per evitare brutte sorprese e per ripetere i risultati positivi dei derby passati: come l'ultimo, il 22 aprile 2024, quando l'Inter ha conquistato il ventesimo Scudetto e la seconda stella di fronte agli occhi dei rivali rossoneri.

Una settimana dura, che richiederà davvero un grande sforzo ai giocatori interisti, i quali dovranno anche gestire e smaltire le fatiche di questa sosta nazionali - dove molti sono stati impiegati anche per tutti i 90 minuti delle due partite. Ma è anche una settimana in cui si potrà capire in che condizione fisica e mentale è l'Inter di Simone Inzaghi.