Ormai è chiaro: Hakan Calhanoglu si sta rivelando uno dei giocatori più forti e fondamentali dell'Inter di Simone Inzaghi. Un centrocampista totale in grado di dominare il reparto ed impostare quasi ogni azione offensiva dei nerazzurri, portando spesso ottime soluzioni di passaggio accompagnate da una visione di gioco incredibile. Una pedina essenziale nello scacchiere dell'allenatore piacentino, che ha saputo sposare alla perfezione il suo modulo e mettere al servizio della squadra le sue qualità innate.
Si può dire con certezza che questa situazione non era pronosticabile, tanto che il suo arrivo dal Milan è stato visto con un po' di incertezza. Un arrivo insolito che però, secondo alcuni, non è stato dettato dal turco.
Il Milan regala, l'Inter ringrazia
Intervenuto ai microfoni di
Tuttosport, l'ex direttore sportivo del Milan
Massimiliano Mirabelli ha voluto ricordare l'arrivo del playmaker turco in Italia: egli afferma come il suo approdo a Milano non fosse stato visto di buon occhio a causa delle sue condizioni fisiche dubbie. In effetti il classe 1994 era reduce da una squalifica di 8 mesi dopo aver firmato due contratti senza alcun permesso e dunque lo scetticismo circa le sue prestazioni in campo era parecchio alto. Tuttavia Mirabelli predicava già da tempo che proprio Calhanoglu sarebbe diventato un giocatore importante: anche oggi lo descrive come un profilo tatticamente intelligente con un piede unico, dotato di una gran corsa e di ottime qualità.
Come ultimo argomento l'intervista ha trattato il suo passaggio all'Inter dopo aver trascorso la prima parte della sua carriera in Italia in maglia rossonera. Una trattativa che ha fatto discutere molto, ma che a detta di Mirabelli non è mai stata partorita dal giocatore. L'ex direttore sportivo del Milan ha di fatto affermato che l'unica colpevole dell'imminente addio del playmaker turco da Milanello è stata la dirigenza rossonera, la quale non ha saputo lottare a sufficienza per tenerlo. Situazione analoga alle operazioni di
Gigio Donnarumma e
Franck Kessiè, ma con una ripercussione maggiore e degli effetti collaterali peggiori. Mirabelli sostiene, inoltre, che i tifosi del Milan non devono arrabbiarsi con il giocatore, bensì con la poca convinzione mostrata dalla società riguardo ad una sua papabile permanenza. Insomma, un regalo che l'Inter ha saputo apprezzare e valorizzare.