Inter ottobre fuoco. Complici temperature record per la stagione autunnale appena arrivata, il mese di ottobre per l'Inter, seppur da calendario non ancora iniziato, si preannuncia rovente con una serie di impegni in cui i Campioni d'Italia dovranno dimostrare di aver superato la settimana complicata successiva alla sconfitta nel Derby della Madunina contro il Milan. 

Tra Europa e Serie A

Con ancora settembre da chiudere, il tour de force dell'Inter, fatto di sei partite insidiose nei prossimi 30 giorni, ha avuto inizio nel pomeriggio di quest'oggi con la vittoriosa trasferta al Bluenergy Stadium contro l'Udinese. La bruciante sconfitta nel stracittadina è stata archiviata con l'uscita dal digiuno da gol di Lautaro Martinez, contro una delle squadre rivelazione di questo inizio di campionato. Simone Inzaghi, dovendo anche sopperire alla mancanza di un uomo chiave come Barella, ha saputo toccare le corde giuste specialmente grazie a Frattesi, autore del gol più veloce finora del campionato. Scelte non solo tattiche, ma anche strategiche, dettate dalla necessità di preservare alcuni titolari in vista della partita di Champions League contro la Stella Rossa di martedì prossimo.

La prima grande sfida di ottobre arriverà già martedì, in campo europeo. A San Siro, l’Inter affronterà la Stella Rossa, incrocio che tra le compagini non si concretizza dalla stagione 1980-1981 nel doppio confronto ai quarti di finale della Coppa dei Campioni, dove la Beneamata superò il turno pareggiando 1-1 al Meazzae trionfando in trasferta 1-0. La Champions League è una priorità per i nerazzurri e Inzaghi sa bene quanto sia importante dare seguito all'ottimo pareggio contro il Manchester City. Per questo motivo, si prevede che alcuni tra i titolarissimi, tra cui Benjamin Pavard, risparmiato nel pareggio di Udine e pronto a riprendersi la maglia da titolare.

Con la Champions League agli almanacchi, il terzo impegno della settimana sarà altrettanto rilevante: sabato 5 ottobre l'Inter ospiterà il Torino di Paolo Vanoli, attuale capolista della Serie A. I granata hanno iniziato la stagione con risultati sorprendenti, dimostrando grande solidità difensiva e capacità di imporsi contro squadre di livello e la partita di San Siro si preannuncia equilibrata, dove Inzaghi dovrà gestire al meglio il turnover per presentare una squadra pronta a riprendere la marcia verso le posizioni di livello della Serie A.

Chiusura col botto

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Una breve tregua dal campionato si avrà con la pausa per le nazionali, prevista per il weekend del 12-13 ottobre. Periodo sempre incerto visti gli impegni ravvicinati e i viaggi intercontinentali che i giocatori dovranno affrontare. Chi certamente approfitterà dello stop della Serie A è Nicolò Barella, infortunatosi durante il derby contro il Milan e costretto a restare ai box per almeno tre settimane per una distrazione al retto femorale della coscia destra. L'obiettivo è riavere il centrocampista sardo per il big match dell'Olimpico contro la Roma del 20 ottobre, altra sfida cruciale per tenere uil ritmo delle squadre di vertice, che precederà, tre giorni dopo, il 23 ottobre, l'impegno di Champions League a Berna contro lo Young Boys nella seconda trasferta europea. Sarà una gara da vincere per mantenere vive le speranze di qualificazione nel girone unico, tenendo conto anche del risultato ottenuto con la Stella Rossa.

La chiusura del mese sarà con il botto: il 27 ottobre sarà la volta del Derby d'Italia a San Siro. La Juventus, nonostante alcune difficoltà recenti, resta sempre un avversario temibile, e per Inzaghi sarà fondamentale arrivare a questo appuntamento con tutti i giocatori chiave a disposizione. In questo ottobre di fuoco, il tecnico nerazzurro dovrà gestire la rosa con intelligenza, dosando il turnover senza sacrificare la qualità del gioco. Inzaghi non può permettersi di perdere punti né in campionato né in Europa, e per questo motivo ogni scelta sarà cruciale. Un infortunio, anche leggero, potrebbe pesare enormemente sulle sorti della squadra, e in un mese così denso di appuntamenti, ogni dettaglio farà la differenza.