Tempo di Derby per l’Inter Primavera che nella ventinovesima giornata del Campionato Primavera 1 affronta i cugini pari età del Milan. In casa del Diavolo, i ragazzi di mister Zanchetta sono chiamati a mantenere il passo della Roma, impegnata sul campo del Cagliari e +3 sui nerazzurri, reduci dalla straordinaria impresa di Monaco di Baviera in cui è arrivato il passaggio del turno in Uefa Youth League ai calci di rigore contro il Bayern.
Primo tempo
Rispetto alla trasferta in Germania, l’Inter Primavera schiera una formazione che vede tra le proprie fila diversi cambi tra cui il trio Topalovic-Spinaccè-De Pieri, inizialmente risparmiato per essere decisivo in caso di necessità. Al fischio d’inizio appare però subito chiaro come l’Inter gestisca meglio la gara rispetto al Milan. Le giovani speranze nerazzurre, seppur senza eccellere, mantengono il controllo del campo e appena possono aumentano i giri per giungere alla conclusione mentre il Milan si affida ai colpi del giovane Liberali, già provato in Prima Squadra, che agisce prettamente in accompagnamento alle punte.
La prima occasione del match è di marca nerazzurra e fa subito male: al 18′ un passaggio indietro errato da parte della difesa del Milan apre la strada a Lavelli. Il numero 9 si lancia verso la porta rossonera e viene steso in area di rigore dall’uscita dell’estremo difensore Longoni. Un episodio dubbio che secondo il direttore di gara va sanzionato con la massima punizione nonostante le vibranti proteste della panchina del Milan nella persona del tecnico Guidi. Si incarica della battuta Berenbruch che è freddo nel realizzare il penalty dello 0-1 per il suo undicesimo gol stagionale, il nono in campionato. Il Milan accusa il colpo, con l’Inter che gestisce bene il vantaggio andando vicino al raddoppio con Mosconi che, imbeccato ottimamente dal solito Berenbruch, insostituibile per il tecnico Andrea Zanchetta, non riesce però a trovare la porta, traghettando il primo tempo verso il proprio epilogo con i nerazzurri avanti di uno.
Secondo tempo
Un cambio alla ripresa per il Milan, con Parmiggiani per Zukic, autore dell’errore che ha dato il via all’azione del rigore del vantaggio di Berenbruch e il passaggio al 4-3-3. La mossa di Guidi da subito i suoi frutti perché al 2′ il Diavolo giunge al pareggio con il colpo di Perrucci nell’angolo a battere Calligaris per l’1-1 su una dormita difensiva dell’Inter. Derby di nuovo in parità, con i nerazzurri che subiscono il contraccolpo psicologico e abbassa il proprio ritmo, prediligendo un atteggiamento più agonistico facendo così risentire le occasioni. I cambi intervallano una seconda frazione di gioco in cui le occasioni faticano a crearsi fino al minuto 62 quando Venturini centra la sfera per Mosconi, il quale non riesce a trasformare in gol una palla non semplicissima. Ultima chance per l’Inter all’87′ con la girata in area del nuovo entrato Spinaccé, con Longoni che blocca a terra il pallone.
Finale convulso con il Milan che ci prova e l’Inter che difende bene, contenendo gli attacchi dei cugini fino al triplice fischio del direttore di gara. Alla chiusura delle danze, la tensione raggiunge il picco: la panchina dell’Inter si innervosisce per uno scambio d’opinioni con Comotto attirando la reazione dell’omonima rossonera, schieratasi in difesa del proprio tesserato. A farne le spese è l’allenatore della Primavera del Diavolo, Federico Guidi, che viene espulso dopo una gara in cui è apparso visibilmente nervoso sin dall’episodio del rigore che ha portato al vantaggio dell’Inter.
Milan che conferma il sesto e Inter che fa altrettanto con il secondo posto in classifica. Le giovani speranze nerazzurre non approfittano del tutto del passo falso della Roma, uscita sconfitta sul campo del Cagliari, riducendo di un solo punto le distanze dalla vetta, ora a -2. Prossimo appuntamento per i giovani nerazzurri in programma per domenica 16 marzo, dove al Konami Youth Development Center arriverà il Cagliari.
Nei nerazzurri entrano Spinacce e De Pieri, che ha subito una buona occasione ma manda alto. Nel finale succede poco: il Milan ci prova e l’Inter contiene, ma il punteggio non cambia più. Dopo il fischio finale si alza la tensione: la panchina dell’Inter se la prende con Comotto, i giocatori e i componenti dello staff del Milan intervengono in sua difesa ed entrano in campo. Su tutti l’allenatore Guidi, già molto nervoso durante la partita, che viene espulso.
MILAN (3-4-3): 12. Longoni; 20 Zukic, 13 Dutu, 3 Nissen; 2 Bakuone (C), 8 Sala, 34 Comotto, 29 Perera; 10 Liberali, 7 Perrucci, 30 Bonomi. A disposizione: 1 Colzani, 5 Perin, 15 Parmiggiani, 17 Di Siena, 21 Lamorte, 25 Ossola, 31 Perina, 33 Colombo, 56 Tartaglia, 71 Siman, 99 Scotti. Allenatore: Federico Guidi
INTER (4-3-3): 1 Calligaris, 19 Della Mora, 24 Re Cecconi, 5 Alexiou (C), 6 Maye; 16 Venturini, 14 Bovo, 7 Berenbruch; 18 Mosconi, 9 Lavelli, 27 Pinotti. A disposizione: 21 Zamarian, 4 Zanchetta, 10 Quieto, 11 Spinaccè, 13 Kangasniemi, 25 Zouin, 26 Garonetti, 28 Romano, 29 Topalovic, 30 De Pieri, 36 Mantini. Allenatore: Andrea Zanchetta
Arbitro: Lovison. Assistenti: Pinna-Chichi.