Vincente sia con l’Inter che con la maglia della Nazionale italiana: Marco Materazzi si racconta al The Italian Football Podcast, dove però ha voluto anche parlare dell’attuale stagione dei nerazzurri, tra campionato e Champions. Ecco cosa ha detto l’ex-difensore eroe del Triplete del 2010.
Matrix su Inzaghi: “Il suo lavoro non è ancora finito”
Materazzi racconta la sua carriera, da quella partita di Perugia che costò lo Scudetto alla Juventus nel 2000 (vinto dalla Lazio), ma anche sul Mondiale 2002 e Byron Moreno e la vittoria nel 2006. Senza però dimenticare del momento dell’Inter della stagione corrente.
Il primo punto su cui l’ex-difensore azzurro interviene è quello relativo a Simone Inzaghi, il quale ha ricevuto diverse chiamate dall’Inghilterra. Per Materazzi: “In quanto tifoso dell’Inter, spero che Inzaghi rimanga. Anche perché il suo lavoro non è ancora finito. Ma il suo profilo è decisamente da Premier, lo vedrei bene all’Arsenal o al Manchester United; o, perché no, al City. Sono suo amico, non posso decidere io per lui ma spero che Simone rimanga all’Inter“.
Il campione del mondo del 2006 non nasconde le sue speranze per lo Scudetto, per cui vede favorite l’Inter e il Napoli (elogiando la prestazione di Alessandro Buongiorno nella partita di San Siro tra nerazzurri e partenopei). Ma crede fortemente anche al fronte europeo: “Sono convinto che l’Inter sia una buona candidata alla vittoria della Champions League. Sono molto forti, hanno segnato molto non subendo gol“.
Il rapporto con Ibra, l’abbraccio con Mou e il caso Moreno
Chi pensa a Materazzi non può non pensare al rapporto conflittuale in campo (e con recenti frecciatine social) con Zlatan Ibrahimovic. L’italiano ha sempre rinfacciato la vittoria della Champions nella stagione dell’addio all’Inter dello svedese.
Ma al The Italian Football Podcast, Matrix ha voluto ribadire un concetto: “Non ho un rapporto con lui. Quello che succede in campo, resta lì e non c’è nessun problema. Per me lui è un grande giocatore, ha segnato tanto e vinto molti titoli.. anche se non quelli importanti come il mondiale o la Champions“.
Altro argomento spinoso è quello su Byron Moreno, arbitro reo di aver condizionato l’ottavo di finale dei mondiali di Corea e Giappone del 2002, tra l’Italia e la Corea del Sud (vinti proprio dai giocatori del paese ospitante). “Non so se sia ancora in prigione, penso che ora abbia problemi più seri a cui pensare“, dichiara Marco Materazzi, “Quell’anno eravamo forti, molto più che nel 2006, ma Moreno fu un jolly a loro favore“.
Non manca il ricordo di Mourinho e l’abbraccio d’addio dopo la finale di Madrid: “L’ho abbracciato perché ci stava lasciando. Ero andato nel suo ufficio qualche giorno prima, per convincerlo a non andare via, ma quando ho visto che non mi guardava negli occhi avevo già capito tutto. Con lui avremmo potuto vincere ancora molto nel 2011“.
In chiusura, Materazzi ha parlato sui due successi più grandi della sua carriera. “Voi volete più bene a mamma o a papà? Per me il Mondiale del 2006 fu fantastico perché ho giocato la finale. Ma il Triplete con la Champions nel 2010 era anche la mia ultima occasione per vincere qualcosa con la maglia dell’Inter, con cui ho anche perso uno Scudetto all’ultima giornata nel 2002“, conclude.