Beppe Marotta, accompagnatore di Inzaghi alla premiazione del tecnico per il premio Bearzot, ha parlato del futuro della società e del proprio avvenire.
Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter dal 2018, è stato intervistato durante la consegna del premio Bearzot a Simone Inzaghi. In qualità di rappresentante della società nerazzurra, il dirigente ha accompagnato il tecnico piacentino a Roma per ritirare il prestigioso riconoscimento e ha colto l’occasione per rispondere ad alcune domande poste da alcuni giornalisti sul futuro della società nerazzurra e sul proprio.
La prima domanda è stata posta sulla scelta presa su Simone Inzaghi e perché, nel 2019, venne ingaggiato lui e non altri allenatori disponibili sul mercato. Marotta, sull’argomento ha risposto così: “La scelta di Inzaghi è stata una decisione collettiva. In lui abbiamo visto le qualità tecniche e umane adatte a guidare il nostro gruppo. Simone arrivava da anni importanti alla Lazio e ora c’è tutta la volontà di continuare questo rapporto da entrambe le parti.”
Situazione societaria: cosa succede dopo il 20 maggio?
Vista la complicata situazione societaria della proprietà cinese e il probabile non riscadenziamento del prestito Oaktree da parte del presidente Zhang, qualche giornalista ha posto domande in merito trovando una risposta enigmatica di Marotta: “Non posso rispondere a questa domanda perché è una questione che non mi riguarda direttamente. La proprietà è la parte interessata e quindi spetta a loro risolvere il problema. Per quanto riguarda il rapporto con il presidente posso dire che sentiamo spesso Zhang e, anche se non è presente fisicamente, è un proprietario perfetto che sa delegare e che ha capito come far svolgere i compiti di ciascuno di noi. Spero vivamente che rimanga. La nostra situazione economica è tranquilla e mi auguro che si possa proseguire con la famiglia Zhang a capo della società.
Infine, Marotta ha parlato del suo futuro dopo la scadenza del suo contratto con i nerazzurri: “Al momento il mio contratto termina nel 2027. Avrò quasi 70 anni e sicuramente dovrò valutare il da farsi. Potrei provare qualcosa di nuovo. La mia priorità ora è continuare a vincere, poi vedremo quello che succederà.”