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Lecce-Inter 0-4. Poker nerazzurro e Napoli avvisato

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L’Inter Campione d’Italia è chiamata alla trasferta sul terreno di gioco dello Stadio Via del Mare di Lecce per rispondere alla vittoria del Napoli, in rimonta per 2-1 sulla Juventus e ora a -6 ma con due partite in più. La squadra di Simone Inzaghi, che deve ancora chiudere il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions League e attesa dal Derby della Madunina tra sette giorni, si affida a un mini turnover tenendo a riposo alcuni dei titolarissimi contro un Lecce bisognoso di punti per uscire dalle zone calde della bassaclassifica.

Primo tempo

Con Pavard, Barella e Dimarco inizialmente risparmiati e Calhanoglu ancora ai box, dopo un’iniziale fase di studio e con una protesta accennata di capitan Lautaro Martinez per un tocco di mano in area salentina, l’Inter ingrana subito e al 5′ è già in vantaggio: Thuram recupera il pallone su un pasticcio di Guilbert e porta a spasso Baschirotto prima di consegnare a Frattesi un cioccolatino da spingere in rete per lo 0-1. Titolare dopo tre mesi, l’ex centrocampista del Sassuolo, ancora al centro di voci di mercato, trova il settimo gol stagionale tra Inter e nazionale, il quarto con i nerazzurri. Il vantaggio consente ai ragazzi di Inzaghi di iniziare le operazioni di controllo per poi colpire al momento opportuno. Il ritmo blando viene scosso al 20′ quando Lautaro, pescato in area da Dumfries, incespica sulla sfera che dopo un rimpallo finisce a Thuram, il quale spedisce incredibilmente sul fondo dal limite dell’area piccola.

Sussulti nerazzurri nel giro di tre minuti. Al 23′, uno strappo di Lautaro nella metacampo diventa buono per Carlos Augusto che per questione di millimetri è oltre la linea difensiva del Lecce e lo 0-2 viene annullato. Copia e incolla al 26′ quando Thuram scatta sul filo dell’offside e con altruismo estremo serve ancora Frattesi che insacca a porta vuota. Il gol del numero 16 viene ancora cancellato, questa volta con l’intervento del Var. Il Lecce si affaccia alla partita al 28′ con il destro di Dorgu che termina a lato e da la scossa alla squadra di Giampaolo che guadagna metri prendendo coraggio dopo un inizio in apnea.

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I Campioni d’Italia non vengono mai impensieriti in questa fase di gara e al 38′, dopo l’ennesimo errore della difesa di casa in uscita, la sfera arriva a Lautaro Martinez che punta l’area e scarica un sinistro di potenza e di rabbia sotto la traversa per lo 0-2. Quarto gol consecutivo e nono in Serie A (112° in Serie A che gli permette di superare Icardi) per il Toro che ora sembra veramente tornato ai suoi veri livelli. Il punteggio rispecchia appieno la superiorità tecnico tattica della Beneamata che va al riposo col doppio vantaggio e le forze da gestire in vista dei prossimi quarantacinque minuti.

Secondo tempo

Con Bisseck al posto di de Vrij, la ripresa si apre con il Lecce più aggressivo che riesce ad accendersi creando due buone occasioni in sequenza con Krstovic che scalda i guanti di Sommer nel giro di due minuti tra il 53 e il 55′. Salentini che tentano di intensificare ritmo e pressing sull’avversario con l’Inter che tiene botta ma con un Inzaghi deluso dall’approccio alla gara dei suoi uomini. La strigliata del tecnico piacentino scuote i ragazzi che tornano a spingere sull’acceleratore dopo il mezzo campanello d’allarme. E’ il 58′ quando Lautaro si inventa un assist da cineteca per Dumfires che resiste a Baschirotto e di sinistro infila la sfera sotto l’incrocio dei pali per lo 0-3 che sigilla lo strapotere nerazzurro e permette le rotazioni.

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E’ il colpo decisivo che spegne l’entusiasmo dei padroni di casa che aveva giocato un buon inizio di ripresa e che vengono nuovamente puniti dal calcio di rigore dello 0-4 di Taremi, appena entrato a sostituire Lautaro Martinez, concesso per fallo di Falcone sull’ennesimo inserimento di Frattesi. Primo gol in Italia per l’attaccante iraniano che si sblocca anche in campionato e quarto marcatore diverso. Col risultato al sicuro, Inzaghi cambia Dumfries, a rischio giallo, in vista derby e lo sostituisce con Buchanan. Inevitabilmente il ritmo si abbassa e le emozioni iniziano a latitare; l’Inter controlla agevolmente e senza apprensioni il gioco provando con inserimenti da dietro e verticalizzazioni di portare nuovi pericoli in area avversaria. Zielinski spaventa Falcone al 66′ con un debole destro da dentro l’area su torre del neo entrato canadese mentre Krstovic fa lo stesso con Sommer che vede sfilare sul fondo il destro dell’attaccante montenegrino deviato da Bisseck al 70′. Ancora Lecce al 75′ con Sommer che deve impegnarsi seriamente per respingere la conclusione di Ramadani da fuori area, su azione di rimessa giallorossa.

Il Lecce, complice un rilassamento dei Campioni d’Italia, sfiora nuovamente il gol della bandiera con un calcio da fermo di Helgason che attraversa tutta l’area senza che nessuno trovi la deviazione. Ultima emozione di una gara dominata, controllata dall’Inter che torna a Milano con tre punti fondamentali per rimanere in scia al Napoli e la settima vittoria consecutiva in trasferta senza subire gol, rendendo la lotta scudetto più aperta e spettacolare che mai. Campioni d’Italia 2023 contro Campioni d’Italia 2024, chissà che il campionato italiano non stia tornando come tanti anni fa.

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