Lautaro Martínez non vuole arrendersi. Nonostante l’elongazione alla coscia sinistra rimediata nell’andata contro il Barcellona, l’attaccante argentino è determinato a tentare il recupero per la semifinale di ritorno. L’infortunio si è rivelato meno grave del previsto, nessuna lesione muscolare, solo un’elongazione gestibile in 5-7 giorni, ma il conto alla rovescia è serrato: appena quattro i giorni a disposizione.
“Se la coscia continua a rispondere come sta facendo, e se ci fosse anche solo una possibilità su cento di esserci senza rischiare un crac, Lautaro alzerà la mano e dirà: Io voglio provarci.”, si legge sulla Gazzetta dello Sport di oggi.
Dopo essere stato sostituito all’intervallo da Mehdi Taremi, ad oggi candidato numero uno per affiancare Thuram martedì, Lautaro non ha mai smesso di pensare a quella notte di Champions. Nella sua testa c’è un solo pensiero: esserci.
Domani sarà il giorno chiave
Se la risposta sarà positiva, lunedì il Toro potrebbe già tornare ad allenarsi in gruppo. In quel caso, i dubbi svanirebbero. Ma anche qualora non fosse pronto per partire titolare, l’ipotesi di portarlo in panchina resta viva: averlo a disposizione, anche a mezzo servizio, cambierebbe il volto dell’Inter.
Lautaro è più di un attaccante: è un leader emotivo, uno che infiamma la squadra anche da bordo campo. Un eventuale rientro, quindi, non sarebbe né un miracolo né un azzardo, ma il risultato di un decorso rapido e fortunato per un infortunio lieve.
Martedì sera a San Siro potrebbe esserci anche lui. Il suo sguardo dice già tutto: non vuole mancare all’appuntamento con la storia.