L’Inter, l’Argentina e i suoi capitani. Un intreccio che, esclusa qualche eccezione, ha sempre sorriso alla storia dell’Inter. Anche oggi, con Lautaro Martinez, il canovaccio continua a ripetersi. Il capitano nerazzurro ha sposato in pieno la causa. Vive per l’Inter e per i suoi compagni. Il momento, inutile ribadirlo, non è dei migliori dal punto di vista personale, precisamente dal punto di vista realizzativo, perché, in fondo, nella totalità delle situazioni in campo, l’apporto di Lautaro non sembra essere svanito.
Ieri sembrava essere l’occasione perfetta per lasciarsi il momento nero alle spalle. Si gioca una finale, si gioca un derby, si gioca un trofeo, si gioca la chiacchiera e lo sfottò al bar e in ufficio del giorno dopo, ci si gioca la piazza in città. Il tuo partner è fuori per infortunio, e il peso dell’attacco è sulle tue spalle, hai la fascia al braccio, e fiuti che adesso è il tuo momento. Hai un buon feeling realizzativo nelle finali della competizione, tutto sembra essere allineato per te, manca solo l’occasione giusta per spingere la palla in rete.
La partita e la rete
Durante il primo tempo, Lautaro, fa un po’ fatica, con Thiaw che sembra aver preso bene le misure su di lui. Il finale del primo tempo sembra essere favorevole al Milan, con l’Inter e i suoi tifosi che vogliono solamente arrivare indenni al termine dei primi 45′ per poi, come spesso accade, riorganizzare le idee e ammazzare la partita durante i primi attimi della ripresa. Ed è qui che entra in gioco Lautaro, che nel momento meno atteso del match e più complicato della sua carriera riceve in area all’altezza del secondo palo una palla proveniente dalla sinistra, con una finta e una girata di tacco mette fuori gioco Thiaw, poi vede arrivare Theo, sa che deve calciare in fretta e così chiude un sinistro sul primo palo che passa sotto le gambe del francese e prende in controtempo Maignan, parte l’estasi nerazzurra. Il 2-0 ad inizio ripresa fa sognare l’Inter. Ecco un altro trofeo, nel segno di Lautaro, in un derby. Era nel destino, tutto stava tornando al suo posto. L’Inter vince, Lautaro segna un gol bello e pesante e inizia una nuova fase della sua stagione e di quella dell’Inter. Non tutto poi sempre va come sperato, quando perdi, però, puoi sempre ricordare a tutti chi sei.
Il gesto del capitano ai compagni
A fine partita, dopo la clamorosa rimonta subita e il ritorno alla normalità svanito, Lautaro si dimostra il perfetto emblema dell’intreccio tra l’Inter, l’Argentina e i suoi capitani. Dopo aver ricevuto la propria medaglia si è fermato ai piedi del podio ad aspettare ogni singolo compagno, abbracciando tutti, consolando tutti e caricando tutti, consapevole che si può perdere, ma è il restare uniti che farà la differenza a fine stagione. Lautaro sognava la gloria, l’aveva fiutata e quasi raggiunta, poi l’ha persa, ma non ha perso la consapevolezza che ci sarà sempre un altro obiettivo, ci sarà sempre un altro trofeo, un’altra occasione, un altro suo gol pesante e un urlo che uscirà dalla sua gola e da quella dei suoi compagni, quelli che è stato bravo a tenere uniti, e che lo hanno sempre protetto.
Lautaro Martinez console tous ses coéquipiers après la remise des médailles.
Le geste d’un vrai capitaine. ⚫️🔵 pic.twitter.com/URN6j3HbxS
— Inter FR (@InterMilanFRA) January 7, 2025