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Juve-Inter: 1-3, l’Inter viola lo Juventus Stadium

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Juve-Inter: 1-3, l’Inter viola lo Juventus Stadium

3 novembre 2012, Milito e Palacio stendono la Juventus

Juve-Inter: 1-3, l’Inter viola lo Juventus Stadium. Che notte … Una notte da Inter! Un’Inter spensierata e a tratti irriverente, passeggia, nel secondo tempo, in quello stadio che sino a ieri non aveva conosciuto l’onta della sconfitta.

Un aggirarsi cinico e irrispettoso tra le macerie di una squadra e i visi esterrefatti di tifosi abituati, ormai, da 49 gare, al caviale e allo champagne.

Nel primo tempo i protagonisti sono stati un paio di tentativi atti a inquinare l’andamento di una partita che aveva, forse, il precipuo scopo di  permettere ai bianconeri di inforcare l’autostrada e uccidere il campionato!

L’esecutore materiale, incoronato e prescelto dall’arbitro Tagliavento e dal suo assistente, è Vidal che, dopo neanche un minuto dall’inizio del match, insacca alle spalle di Handanovic, sfruttando un assist di Asamoah partito in posizione di outside.

Si è trattato del classico fuorigioco “millimetrico” ( … circa un metro e mezzo) di cui spesso la Juve si è trovata a beneficiare nella sua lunga storia di ammazza campionati.

Nella corsa, poi, arrabbiata e polemica del mister Stramaccioni, per la mancata espulsione di Lichtsteiner, sempre nel primo tempo, la fotocopia di quella di Gigi Simoni in un lontano ma vicino 1998.

Come dire, può anche cambiare il nome dello stadio ma non la sostanza.

Un colpo o, per meglio dire, due colpi a  tradimento che avrebbero annichilito chiunque.

L’Inter, al contrario, non si disunisce e caparbiamente (ri)cerca se stessa. Qui, il lavoro di Strama, diretto a dare alla squadra una sua precisa fisionomia e identità di gioco, è emerso prepotente in tutta la sua bontà e cura dei particolari.

A testa bassa i nostri ragazzi hanno continuato a dare corpo a delle efficaci trame di gioco. Encomiabili nel loro coraggio, gli indomiti hanno idealizzato e concepito la rimonta perfetta.

I due goal del Principe e il goal di Palacio hanno condotto la galassia nerazzurra ad uno stato di esaltazione sublime.

Ogni azione è accompagnata dal mondo interista, consapevole di trovarsi di fronte a un momento in cui si scriveva una pagina indimenticabile.

Tutto, allora, ha incominciato ad avere la giusta colorazione.

Lo svolgersi della partita ha ricalcato la Battaglia di Canne dove l’Inter, consapevole e nello stesso tempo dimentica della superiorità numerica dell’avversario sfodera tutto il suo valore.

Una squadra trascinata letteralmente dal Principe e da Handanovic come emblema di una notte da ricordare.

Il portiere cerca di ricordare Julio Cesar e il Principe resta proprietario del cuore di ciascuno di noi.

E se Zanetti rimane sontuoso e travolge alla distanza il giovane Asamoah, Guarin conferisce una certa superiorità numerica a centrocampo e risulta incisivo in occasione del secondo goal e quindi nella svolta della partita.

La vittoria ha un padre certo e sicuro e risponde al nome di Stramaccioni; il coraggio di schierare il tridente in trasferta è stato premiato e ha dimostrato, sul campo, che l’Inter ha la vittoria, leale e pulita, nel suo dna … un dna non clonabile.

 

Il tabellino

JUVENTUS-INTER 1-3 (1-0)

Juventus (3-5-2): Buffon 5.5, Barzagli 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6, Lichtsteiner 5.5 (37′ pt Caceres 5.5, 32′ st Quagliarella sv), Vidal 6.5, Pirlo 6.5, Marchisio 5.5, Asamoah 6.5, Vucinic 5.5 (1′ st Bendtner 5), Giovinco 6. (30 Storari, 34 Rubinho, 2 Lucio, 39 Marrone, 11 De Ceglie, 6 Pogba, 20 Padoin, 33 Isla, 24 Giaccherini, 32 Matri). All. Alessio

.Inter (3-4-3):  Handanovic 6.5, Ranocchia 6.5, Samuel 6, Juan Jesus 5.5, Zanetti 6.5, Gargano 6.5, Cambiasso 7, Nagatomo 7, Cassano 6.5 (23′ st Guarin 7.5) Milito 8 (34′ st Mudingay sv), Palacio 7. (12 Castellazzi, 27 Belec, 6 Silvestre, 11 Alvarez, 31 Pereira, 33 Mbaye, 41 Duncan, 88 Livaja) All. Stramaccioni.

Arbitro: Tagliavento 4,5

Reti: nel pt 1′ Vidal; nel 13′ (rigore) e 29′ Milito, 44′ Palacio

Angoli: 3-3.

Recupero: 1′ e 3′.

Ammoniti: Lichtsteiner, Samuel, Pirlo, Chiellini, Bonucci, Zanetti per gioco falloso.
Spettatori: 40.563, incasso 1.672.898 euro.

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