La stagione è ormai entrata nel suo vivo. Non è più permesso fare passi falsi se si vuole puntare alla gloria. Ma quale sarebbe questa gloria per l’Inter? Riconfermarsi Campione d’Italia? La coppa dalle grandi orecchie? La risposta a queste domande è stata fornita da Simone Inzaghi tramite il siparietto delle tre dita nella conferenza post Feyenoord, un siparietto appunto, ma che comunque non lascia particolari dubbi sui programmi del tecnico e della sua rosa: l’Inter vuole tutto.
Un tutto che potrebbe garantire al tecnico piacentino riconoscenza e gloria eterne in nerazzurro, nonché la possibilità di potersi porre nei confronti di Oaktree in maniera completamente differente per quanto riguarda il mercato. Essere dunque in una posizione forte: quella di chiedere, quasi pretendere. E per farlo, quelle tre, o almeno la loro buona parte, da dita dovranno diventare trofei da toccare con mano, così che poi Inzaghi possa metter la propria di mano su colui che è ormai a detta di tutti il suo gioiello.
Inzaghi vuole il suo gioiello
Dal suo arrivo all’Inter Inzaghi ha sicuramente visto più partenze, per di più importanti, che arrivi, senza mai porsi comunque a mo’ di vittima, dichiarando come dove opera lui aumentano i ricavi e arrivano i trofei. La situazione potrebbe però non essere sostenibile a lungo, e quindi dietro il raggiungimento di quel tre vi è anche una maggiore speranza: un mercato da protagonista. Sono tutti ormai sicuri, Inzaghi dal mercato chiede e vuole uno specifico nome: Nico Paz.
La conferma arriva anche da Tuttosport, dove si legge come il tecnico vede in Paz il proprio Luis Alberto della Lazio, la nuova mezzala quando Mkhytarian sarà in procinto di cedere all’età, il futuro dell’Inter. La trattativa è complicata per via del cartellino di proprietà Real Madrid, il raggiungimento del tre anche, ma è da mesi che il nome di Paz e quello dell’Inter vengono accostati come se fossero già una cosa sola. Inzaghi non dovrà far altro che aspettare che le pedine facciano le loro mosse per vedere coronata la sua volontà e, nel frattempo, mettersi nella condizione di dare lui stesso la spinta a queste pedine.