In una serata ricca di emozioni, i nerazzurri si trovano sotto di due gol ma riescono a ribaltare il Monza con una vittoria pesantissima, che per qualche ora li porta a +4 sul Napoli. A commentare la sfida ai microfoni di Sky Sport è il tecnico Simone Inzaghi.
Sull’aneddoto con Nesta
“Grandissimo compagno e capitano, alla Lazio abbiamo vissuto tante battaglie insieme. Poi al Milan è stato compagno di mio fratello e c’era stata anche qualche discussione tra noi… – racconta Inzaghi – Bisogna però fare i complimenti a lui e al Monza, che ha giocato un’ottima gara a San Siro. Così come vanno fatti ai miei ragazzi per la rimonta. Non era semplice ribaltare una partita sotto 2-0 contro un avversario compatto e organizzato. Siamo rimasti lucidi, abbiamo fatto il nostro record stagionale di tiri, 30 o 31: bravi, perché in Serie A le partite sono tutte complicate”.
Sul ‘Treble’ citato a Rotterdam
“Era una battuta? No, avevano detto due competizioni, ma siamo a tre. Anzi, avrei dovuto correggermi dicendo quattro, perché c’è anche il Mondiale per Club. Abbiamo in testa di regalare soddisfazioni ai tifosi onorando tutti gli impegni. Non è facile, siamo in difficoltà, ma questi ragazzi hanno un grande spirito. Non guardiamo tabelle, pensiamo solo che tra due giorni e mezzo saremo di nuovo in campo col Feyenoord”.
Sulle differenze tra Inter in Champions e in campionato
“Sappiamo che i numeri sono diversi, ma prepariamo ogni partita allo stesso modo. In Champions abbiamo un passo, in campionato un altro. Non è semplice recuperare energie: avete visto cosa è successo alle squadre tedesche dopo le sfide europee. Il nostro cammino è pieno di insidie e ora ci aspettano Feyenoord e Atalanta. Dobbiamo sempre migliorarci: il gol di Keita sul 0-2 è stato bellissimo, ma sul primo potevamo difendere meglio. Detto questo, ho abbracciato i ragazzi perché stanno dando tutto, nonostante le rotazioni limitate. Ogni gara è una battaglia”.
Sul rinvio della partita del Feyenoord
“Non è una decisione del tutto regolare, ma il regolamento lo permette e quindi hanno fatto bene”.
Tre motivi per cui l’Inter è in testa
“Continuità, capacità realizzativa e mentalità. Non guardiamo troppo avanti, pensiamo partita dopo partita. Inoltre, la concentrazione di questi ragazzi è straordinaria: in tre anni e mezzo insieme non avevamo mai giocato 41 partite a marzo. Siamo in vetta e lo dobbiamo ai tifosi che ci sostengono sempre. Daremo tutto per questi colori, poi vedremo come finirà”.