Godersi un viaggio è più facile quando si vede una squadra così. Perché il percorso iniziato a settembre, da quel pareggio in casa del Manchester City, dopo una prestazione di grande intensità, è finito con la conferma di avere davanti un top club.
L’Inter si prende gli ottavi di finale, lo fa da quarta classificata di questa inedita Champions League 2024/25. Arriva alla nuova fase con un percorso alle spalle veramente straordinario e con la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo.
Inter-Monaco: prestazione da “ingiocabili”
Ieri sera, i più ansiosi, avrebbero visto tutte le possibilità di una brutta disfatta – tipica dei momenti delicati. Ma appena le telecamere hanno inquadrato le squadre in campo questa paura di sbagliare è svanita.
Svanita perché è stata l’Inter a fare sparire qualsiasi dubbio. I nerazzurri si impongono con intensità, strapotere fisico e organizzazione tattica sui giocatori del Monaco: 3 a 0, tre gol siglati dal capitano Lautaro Martinez (prima tripletta in Champions League).
Il Toro mette il suo sigillo su questi tre punti che assicuravano il passaggio nella top-8, ma la partita ha mostrato come i giocatori avversari non sono riusciti a trovare alcuna strategia difensiva in grado di contenere il giro palla e la pressione degli uomini di Simone Inzaghi.
Marcus Thuram, vero partner-in-crime di Lautaro, ha fatto sbandare più volte la difesa: è lui a prendere il rigore del primo gol e a causare l’espulsione di Mawissa Elebi. Centrocampo che ha orchestrato a meraviglia la costruzione delle trame di gioco interista, mentre la difesa s’è dimostrata attenta e inscalfibile.
Una prestazione che lascia poco spazio ai detrattori e senza speranza i gufi. L’Inter, nel momento in cui serviva avere testa e cuore sincronizzati verso l’obiettivo, ha mostrato pure tutto il suo strapotere tattico e tecnico.
Un percorso eccezionale
La partita tra Inter e Monaco chiude questa prima parte della campagna europea. I nerazzurri terminano in quarta posizione con 19 punti la fase a campionato di Champions League ed approda direttamente agli ottavi di finale (in attesa di scoprire quale avversaria affronterà dai playoff).
Lo fa con gli stessi punti di Barcellona e Arsenal, rispettivamente seconda e terzo in classifica, per via della differenza reti. Nonostante il bottino tra gol fatti e gol subiti sia maggiore per i blaugrana (+15) e i Gunners (+13), in realtà l’Inter ha fatto un percorso straordinario.
Nelle otto partite – al pari di Barcellona ed Arsenal – gli uomini di mister Inzaghi hanno raccolto sei vittorie (di cui una proprio contro i londinesi), un pareggio ed una sconfitta, con 11 gol fatti ed uno solo subito.
La scia dell’entusiasmo
L’importanza della vittoria di ieri sera, oltre che per il consolidamento della qualificazione agli ottavi delle top-8, si potrebbe vedere anche sul piano emotivo e di consapevolezza.
La missione compiuta dell’accesso alla fase finale non dev’essere vista come un traguardo, ma come un passaggio chiave della stagione intera: sia perché l’Inter evita così di giocare le due partite in più dei playoff; sia perché può continuare il percorso in Champions League; e sia perché i nerazzurri possono avere la possibilità di confrontarsi con le grandi d’Europa.
I giocatori possono acquistare maggiore consapevolezza del percorso che stanno facendo da molto tempo, sotto la guida di Inzaghi, ottenendo sempre di più un posto di rilievo nel panorama sportivo.
Una piccola spunta anche per le sfide che attendono Lautaro e compagni in campionato, nella sfida per il tricolore con il Napoli, a partire dalla prossima: il terzo derby di Milano della stagione. Un’occasione per dimenticare le due sconfitte contro il Milan, soprattutto quella che ha regalato ai rossoneri la Supercoppa italiana.