L’ultimo piccolo ostacolo sulla strada dell’Inter verso gli ottavi di Champions porta il nome di Monaco, squadra francese che giungerà domani a Milano con il medesimo obiettivo dei nerazzurri: entrare nelle otto. I francesi hanno ottenuto al momento 13 punti nel girone, e con una vittoria le loro probabilità di non dover passare dai playoff crescerebbero a dismisura. Simone Inzaghi conosce perfettamente le insidie che nasconde questa partita, parlando di questo e tanto altro nella conferenza stampa odierna.
Le parole di Inzaghi
“Per domani non vogliamo fare calcoli. Abbiamo fatto un ottimo percorso e manca l’ultimo passo: vogliamo farlo. Affrontiamo un ottimo avversario che ha fatto 13 punti, con interpreti pericolosi in avanti e che gioca un calcio offensivo. Sono una squadra organizzata, grande rispetto per loro e per il mister, affrontato già anni fa in Europa League con la Lazio. Il rendimento delle francesi in Europa è ottimo ma non mi sorprende. La Ligue 1 è un campionato competitivo, fisico e con grandi talenti”.
Sulla formazione che scenderà in campo per l’ultima fatica Simone Inzaghi non si è praticamente espresso, ma ha apertamente dichiarato chi saranno i sicuri assenti del match: “Abbiamo terminato l’allenamento 30 minuti fa. Qualcosa cambierò rispetto al Lecce ma devo ancora valutare molte situazioni. Acerbi, Calhanoglu e Correa saranno out. Stanno lavorando bene e vedremo nei prossimi giorni se saranno disponibili per domenica, c’è però fiducia. Anche Taremi ha avuto un problema a Lecce e si è allenato a parte, speriamo in un recupero già per domani. Arnautovic titolare con Lautaro? Tutti gli attaccanti che ho a disposizione possono giocare insieme tra loro, non esistono coppie fisse e sono tutti complementari. Per domani però devo fare ancora le mie scelte. In Champions segnamo meno ma abbiamo preso un solo gol da situazione particolare. La squadra è sempre attiva, concentrata e determinata”.
C’è stato poi spazio anche per parlare di mercato: “Non saprei dire molto al momento. Quanto a Palacios questi cinque mesi gli sono sicuramente serviti, ma credo che andrà a concludere la stagione altrove. Purtroppo i tanti infortuni mi hanno impedito di mettere in atto tutti i cambiamenti che avrei voluto”.
Proprio nel finale il mister è stato poi incalzato sulla piaga dell’inchiesta curve, ma Inzaghi non si è detto preoccupato nonostante le intercettazioni con gli esponenti della curva che lo hanno visto protagonista: “Sono molto tranquillo, ho già chiarito tutto nelle sedi opportune. Quello che dovevo dire l’ho detto e non mi sembra giusto dilungarmi sull’argomento il giorno prima di una partita”.