Inter-Milan sta per cominciare. Nella cornice dell’Al-Awwal Park Stadium di Riyadh, i nerazzurri Campioni d’Italia si apprestano a testare la propria condizione e le proprie ambizioni di conferma nel primo rematch stagionale, in vista del ritorno di campionato in programma il 2 febbraio, dopo la sconfitta nel derby di settembre contro un Milan carico dopo la rimonta sulla Juventus in semifinale e determinato a strappare alla Beneamata il titolo che il club di Viale della Liberazione ha conquistato da tre anni a questa parte. Il Derby della Madunina, per l’occasione d’Oriente, accende l’entusiasmo dei tifosi e gli animi dei protagonisti per portare a casa non solo la Supercoppa italiana ma anche ma anche per un nuovo successo nell’infinita storia della rivalità cittadina tra Biscione e Diavolo.
Le parole dell’ex
A presentarsi per primo ai microfoni di Sportmediaset è una figura che ha saputo ritagliarsi importanza, in epoche differenti, con entrambe le maglie delle squadre che stasera si giocheranno il primo trofeo della stagione, Zlatan Ibrahimovic. Il dirigente svedese, di sponda rossonera, non dimentica quanto sia appagante vivere in campo partite di questo genere e sottolinea il lavoro svolto dalla squadra, con uno sguardo anche al mercato: “Giocare una finale da sempre una grande adrenalina, io l’ho vissuta da calciatore e ora anche da dirigente. Non esistono scuse, rispettiamo l’avversario ma quello che conta è solo portare a casa la vittoria, perché il derby è sempre un’occasione speciale per fare bene”.
L’ex bomber di Milan e Inter ha sottolineato anche l’importanza del lavoro svolto dalla squadra, dando un giudizio su Sérgio Conceição: “I ragazzi stanno bene, sono in fiducia e sentono una grande armonia nell’ambiente. Ecco perché il lavoro che sto vedendo è molto buono seppur siano passati pochi giorni. Poi se non si arrabbia lui, ci penso io”.
Sul mercato, Ibrahimovic minimizza su una possibile influenza della vittoria della Supercoppa: “Che si vinca o meno, le situazioni legate al mercato verranno attentamente analizzate anche parlando con l’allenatore. Dal punto di vista della società, i piani non sono cambiati; la strategia da seguire è quella e la stiamo tenendo sotto controllo”.
Parla il presidente
Alle parole di Ibrahimovic, qualche istante dopo, ha fatto seguito l’intervista rilasciata dal Presidente dell’Inter, Beppe Marotta che, in caso di vittoria alzerebbe il suo primo trofeo da quando siede sulla poltrona del chairman. Il re dei parametri zero continua sulla linea del Dna vincente dell’Inter e dell’importanza di conquistare trofei: “La Supercoppa italiana è il primo traguardo che vogliamo raggiungere. Ci portiamo dentro questa mentalità e vogliamo vincere quanti più trofei possibili per creare sempre nuove occasioni, come venire a giocare una finale come questa da tanti anni”.
Così come per Ibrahimovic, anche Marotta sottolinea l’importanza del derby: “Ciò che succederà stasera dipenderà ovviamente da noi ma anche dalle abilità della squadra avversaria che, con un nuovo allenatore e la vittoria in rimonta con la Juventus, ha sicuramente motivazioni altissime per fare bene. Sarà molto importante prendere subito in mano le redini della gara per condurla dalla nostra parte sebbene abbiamo le stesse possibilità di vincere in partenza”.
Per chiudere, Marotta si esprime sulle condizioni di Thuram e su cosa significa giocare un derby a molti chilometri di distanza: “La rosa dell’Inter è molto larga e piena di giocatori straordinari. Chi sostituirà Thuram non prenderà solo il suo posto ma andrà a inserirsi in un contesto di gruppo in cui il singolo conta ma il collettivo di più. Inoltre sappiamo che è un derby e anche se verrà giocato in un altra città e in un’altra nazione, lo spirito dev’essere sempre lo stesso”.
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