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Che succede a Lautaro? Tutti al top tranne lui

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Dopo lo spavento subito nella serata di Firenze con i fatti legati a Edoardo Bove, l’Inter Campione d’Italia è tornata in campo nella serata, portando a casa la vittoria contro il Parma nel primo anticipo della quindicesima giornata di Serie A. Tre gol per tre punti e la squadra di Inzaghi continua a mantenere il ritmo delle prime e con la gara con la Fiorentina da recuperare.

Difesa e centrocampo al top

Il tris rifilato al Parma ha messo in luce una squadra che sembra essere tornata sui livelli visti nella passata stagione quando lo scudetto venne colto con ben cinque giornate d’anticipo e con un vantaggio enorme sulle inseguitrici. Il calciomercato estivo ha permesso alle altre squadre della Serie A di colmare in parte il gap scavato dall’Inter tanto da “relegare” momentaneamente la formazione nerazzurra al secondo posto in classifica. Ritmi elevatissimi e giocate sensazionali quelle esibite nel 3-1 di San Siro con i titolarissimi sugli scudi e in grado di essere decisivi in un momento in cui la gara sembrava non riuscire a sbloccarsi.

Su tutti Federico Dimarco e Nicolò Barella, autori dei gol che hanno spaccato la partita rispettivamente al 40′ e al 53′ e autori ancora una volta di una prestazione sublime. Così come il centrocampo che tutto si è comportato egregiamente, mostrando grande solidità e superiorità tecnica; la classe di Calhanoglu è stata forse per la prima volta superata dalla verve mostrata da Mkhitaryan, grande protagonista con due assist e un gol sfiorato nel primo tempo mentre Dumfries sta continuando a convincere sulla destra con spinta continua e inserimenti pericolosi. L’ennesimo tour de force della stagione, che vedrà l’Inter giocare sei partite in un mese (sette in caso di finale di Supercoppa Italiana) e in cui il dosaggio delle forze sarà quanto mai fondamentale, in attesa di recuperare le ultime pedine mancanti (Pavard e Acerbi).

Cercasi Lautaro

Se dalla difesa, inoperosa se non con l’autogol di Darmian, a centrocampo la superiorità è fuori da ogni dubbio, l’attacco sta registrando numeri in chiaroscuro. Sebbene il pokerissimo di Verona è stato in parte replicato, gli attaccanti hanno vissuto una serata in chiaroscuro; Thuram ha messo a segno il gol che ha chiuso i giochi e che gli è valsa la decima rete in campionato ma la gara del francese è stata tutt’altro che idilliaca, salvata solo dalla zampata per il momentaneo 3-0 al 66′ mentre Lautaro Martinez è stato autore dell’ennesima prova sottotono. I rigori guadagnati dal Toro, poi annullati dal Var, sono le uniche note positive della sua gara. Due occasioni ottime solo davanti al portiere sono invece il bottino non concretizzato dal capitano nerazzurro, a secco in campionato da più di un mese (Inter-Venezia 1-0, 3 novembre).

Un momento di appannamento per l’attaccante della nazionale argentina che, nonostante sia sempre a disposizione della squadra, lottando e correndo a perdifiato alla ricerca del pallone, appare impreciso e poco lucido nel concretizzare le occasioni che gli capitano. Lautaro, che ad ogni partita da tutto per la maglia, è sempre alla ricerca del gol e l’Inter si è sempre aggrappata al suo leader e condottiero sudamericano ma la mancanza di reti pesa sulle prestazioni personali e qualcosa nell’attacco dei nerazzurri, senza i gol del numero 10, rischia di risentirne in vista del fitto calendario da qui fino a inizio 2025 e oltre.

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