Manca sempre meno al fischio d’inizio del Derby d’Italia tra Inter e Juventus, nel primo incrocio scudetto della stagione nerazzurra. San Siro accompagnerà la squadra di Inzaghi con la solita spinta dei cuori nerazzurri contro un avversario forte e con la miglior difesa della Serie A con un solo gol subito (su rigore). La rivalità sportiva tra Beneamata e Vecchia Signora ha radici profonde ma non è solo una sfida sul campo.
Derby della sostenibilità
L’incrocio tra nerazzurri e bianconeri rappresenta anche un confronto tra le proprietà più giovani e più longeve della Serie A: Oaktree contro Exor. Entrambi i club puntano alla sostenibilità finanziaria, un obiettivo dichiarato che va oltre il semplice rendimento sportivo. Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, il fondo d’investimento californiano e la holding finanziaria olandese condividono l’interesse per il rendimento dei loro investitori, ma operano in contesti e modi differenti. Il primo è un fondo d’investimento americano specializzato in operazioni ad alto rischio, conosciuto nel settore stressed-distressed, per cercare opportunità in aziende che si trovano in difficoltà finanziaria. Con sede a Los Angeles e 23 uffici sparsi nel mondo, Oaktree gestisce attualmente un patrimonio di 205 miliardi di dollari, partendo da una dotazione iniziale di 5 miliardi nel 1995.
Le strategie di gestione di Inter e Juventus differiscono soprattutto nel trend economico. Dopo la vittoria del diciannovesimo scudetto, tricolore con Antonio Conte in panchina, nel 2021 l’Inter ha dovuto affrontare un drastico ridimensionamento della spesa, azzerando gli investimenti a causa delle difficoltà finanziarie della famiglia Zhang. Misure che hanno portato a un esercizio economico quasi in pareggio. In questo contesto, Oaktree ha intervenuto con un’iniezione di 47 milioni di euro per ripatrimonializzare il club e ora sta puntando a valorizzare l’asset nel medio-lungo termine con l’obiettivo di rivenderlo. Le strategie includono investimenti intelligenti su giovani talenti e un’accelerazione nella realizzazione di uno stadio di proprietà per aumentare entrate e valore del club.
Un aspetto importante è la presenza costante degli uomini a stelle e strisce nella gestione quotidiana del club; un cambiamento significativo rispetto al passato recente, quando Steven Zhang appariva distante e poco coinvolto nella gestione della squadra. La nuova direzione implica una vicinanza fisica e operativa. Non è un caso che Cano e Ralph, i due manager di Oaktree che fanno parte del consiglio di amministrazione dell’Inter insieme a Meduri e Ligori, abbiano partecipato all’incontro di mercoledì scorso con il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.