Viglia di Inter-Juventus, primo vero incrocio scudetto della stagione per i Campioni d’Italia, reduci dalla doppia trasferta sull’asse Roma-Berna che è valsa 6 punti con il minimo scarto. La gara di San Siro, molto importante ma non fondamentale secondo le parole in conferenza stampa di Simone Inzaghi, è l’ultima tappa di livello del tour de force nerazzurro in questo ottobre rovente e il tecnico piacentino deve ancora sciogliere gli ultimi dubbi di formazione.
L’ora del vice
L’Inter Campione d’Italia si prepara al Derby d’Italia senza due dei propri titolarissimi. Difesa e centrocampo sono stati investiti da problemi fisici quasi mai accusati nella scorsa stagione. L’infortunio di Carlos Augusto si è aggiunto ai problemi muscolari accusati nella trasferta di Roma da Calhanoglu prima e Acerbi poi. Assenze pesanti, soprattutto quella del centrocampista turco, per cui Simone Inzaghi sta cercando la soluzione più opportuna.
L’ex allenatore della Lazio non ha ancora annunciato il sostituto di Calhanoglu nella supersfida di San Siro ma tutti gli indizi sembrano portare a Kristjan Asllani nel ruolo di direttore di centrocampo, coadiuvato da Barella e Mkhitaryan ai lati. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà lui a prendere le redini del centrocampo interista ma è innegabile che Inter-Juventus di domani rappresenti un evento unico. Le abilità di Calhanoglu sono conosciute a livello mondiale e se il capitano della nazionale turca è il fulcro del gioco interista, capace di calciare punizioni e rigori con precisione, il giovane albanese classe 2002, ora deve dimostrare il suo valore in un match cruciale. Non è necessario superare il maestro, ma avvicinarsi ai suoi standard sarà fondamentale per conquistare il pubblico di San Siro e guidare l’Inter verso il successo.
Ora, si tratta di mettere in pratica tutto ciò che ha appreso in questi anni, affrontando una squadra di altissimo livello in una sfida che ha sempre segnato momenti decisivi nella lotta per il titolo. Il compito è impegnativo, ma Asllani ha tutte le carte in regola per essere all’altezza della situazione, conoscendo perfettamente i meccanismi del collaudato 3-5-2 di Inzaghi e ha adattato il suo stile alla volontà del tecnico piacentino, velocizzando il proprio gioco e a variando le sue giocate con cambi di campo decisivi per i compagni. Un esempio significativo è il passaggio che ha avviato il gol di Thuram contro la Roma, che si è rivelato fondamentale nella corsa scudetto.
Condizioni fisiche
Negli ultimi giorni, l’ex centrocampista dell’Empoli ha vissuto un periodo tribolato a causa di un infortunio al ginocchio in allenamento che lo ha frenato per le trasferte di Roma e Berna. Proprio nel momento del bisogno, lo stop inaspettato; l’infortunio di Calhanoglu nei primi istanti del match con la Roma lo avrebbero gettato nella mischia per quasi tutta la partita e permesso di giocare in Europa da titolare. Inzaghi ha deciso di preservarlo dalla trasferta in Svizzera, puntando tutto sul recupero in vista della partita con la Vecchia Signora. Fortunatamente, l’allenamento di ieri ad Appiano ha confermato che Asllani è pronto: non solo ha partecipato alla sessione con il gruppo, ma ha anche preso parte alla partitella finale. Simone Inzaghi potrà contare sulla sua disponibilità ma le parole in conferenza stampa lasciano aperte diverse soluzioni per ovviare alla defezione di Calhanoglu, sebbene, nel frattempo, Inzaghi abbia esplorato diverse alternative.
Con Calhanoglu infortunato, il ruolo di regista, nelle gare contro Roma e Young Boys, è stato assunto, e superato a pieni voti, da Nicolò Barella. Ma attenzione anche a Zielinski, ulteriore alternativa che Inzaghi potrebbe proporre nel suo scacchiere: anche lui potrebbe avere l’opportunità di brillare. Ora è Asllani a sperare che le gerarchie vengano rispettate, in modo da dimostrare che anche un vice può avere la stoffa del numero uno.