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Inter Primavera, i nerazzurri vendicano l’andata. Poker al Genoa

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L’Inter Primavera torna in campo all’ora di pranzo tra le mura amiche del Konami Youth Development Center per affrontare i pari età del Genoa nella ventiduesima giornata del Campionato Primavera 1. I ragazzi di Zanchetta vengono da tre vittorie consecutive, arrivate dopo le pesanti sconfitte con Roma e Juventus, che sono state utili a ricucire il margine coi giallorossi e che, con una vittoria sul Grifone, significherebbe aggancio momentaneo in vetta a quota 43 punti.

Primo tempo

Ritrovare almeno per qualche ora la vetta della classifica è l’obiettivo principale dell’Inter Primavera che per la gara col Genoa deve fare a meno di molti elementi di spicco della rosa in ogni reparto. Calligaris assente, debutta dal 1’ il portiere Taho così come Berenbruch non è della partita con il suo posto che viene preso da Topalovic. Anche in attacco, i giovani nerazzurri devono fare la conta con Zanchetta che sceglie Mosconi e Lavelli per Quieto e Spinaccè. La gara del Konami Center si apre con gli ospiti, anch’essi privi di elementi di livello, come il capocannoniere del campionato Ghirardello, che nonostante le defezioni, partono meglio con due occasioni in cinque minuti con Papastylianou. I due tiri dell’attaccante ligure non inquadrano il bersaglio e danno il via allo show del primo tempo dell’Inter. I padroni di casa registrano le giocate e al 7’ passano in vantaggio con Mosconi che approfitta di un errore di Barbarini in fase di disimpegno, costringendolo a un fallo al limite dell’area. Topalovic si assume la responsabilità e trasforma perfettamente il calcio di punizione che porta l’Inter sull’1-0. Sette minuti più tardi è di nuovo gol. Al 14’ i giovani nerazzurri raddoppiano con Venturini, abile a spedire la sfera nell’angolo basso sul secondo palo dopo una bella giocata sulla sinistra per il 2-0. Il ritmo della Beneamata permette un controllo totale del pallone e del campo e prima della fine del primo tempo vanno vicini al 3-0 con una rovesciata di Di Pieri al 38’, imbeccato da un cross di Motta. Duplice fischio che viene preceduto da un brivido per la difesa dell’Inter che vede la conclusione di Nuredini spegnersi di pochissimo sul fondo.

Secondo tempo

Cambi per il Genoa all’alba della seconda frazione di gioco con Deseri e Dorgu che sostituiscono Papastylianou e Arata mentre l’Inter rimane uguale e, anzi, alza il ritmo andando vicinissimo al terzo gol nel girodi due minuti. Al 4’ è Mosconi a centrare il pallone per l’accorrente Di Pieri, il quale manca di poco l’appuntamento con il gol e al 6’ proprio Mosconi si vede respingere l’intervento in spaccata dal portiere Lysionik. Si tratta solo di pochi istanti, quelli utili a Zanchetta, figlio del mister nerazzurro, a trovare la testa di Alexiou per il 3-0 all’8 che mette una seria ipoteca sul trionfo della Beneamata. 

I cambi iniziano a fare da padrone in un match dove non c’è più nulla da dire e dove le sostituzioni non riescono a dare la scossa al Genoa e a fermare la manovra dell’Inter che prima della fine dell’incontro vibra il quarto e ultimo colpo della giornata con un’azione straordinaria orchestrata da Spinaccè, Pinotti e Topalovic, con quest’ultimo bravissimo nel concluderla con un sinistro al volo nell’angolino. Ultima emozione a timbro Grifone con Dorgu, la cui conclusione viene deviata abilmnte in calcio d’angolo da Taho, che all’esordio fa registrare il primo clean sheet e che manda in archivio la quarta vittoria consecutiva dell’Inter Primavera, che rende la pariglia all’avversario dopo la sconfitta dell’andata, arrivata dopo tre vittorie consecutive. Trend decisamente migliorato.

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