A partire dal mese di maggio del 2024, l’FC Internazionale Milano 1908 ha subito un grande scossone ai piani alti della società. Da quel giorno di sette mesi fa, il club nerazzurro ha visto passare la gestione delle proprie redini dalla famiglia Zhang al fondo d’investimento americano Oaktree a causa della mancata restituzione del prestito, arrivato con gli interessi a raggiungere la cifra di 386 milioni di euro, concesso nell’anno 2021. La conquista dello scudetto della seconda stella è stata la degna conclusione di un’esperienza al timone del club di Viale della Liberazione iniziata con l’acquisto da parte di Zhang Jindong nel 2016 e che ha visto il figlio Steven sedere sulla poltrona di presidente a partire dal 2018. Oggi, la situazione per la vecchia proprietà nerazzurra non è per nulla positiva.
È bancarotta!
Successivamente all’uscita dagli uffici di Viale della Liberazione, sede del quartier generale nerazzurro, la famiglia Zhang non ha dovuto solo affrontare la perdita della società a favore degli americani (proprietari ora del 99,6% delle quote totali dell’Inter). Infatti a cavallo tra i mesi di gennaio e febbraio, gli ex numeri uno nerazzurri hanno dovuto obbligatoriamente dichiare lo stato di fallimento di tre delle holdings facenti parte del Gruppo Suning. Proprio ieri, il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network, ente che si occupa di bancarotte e riorganizzazioni aziendali, ha annunciato che la Corte Centrale di Nanchino ha accettato, in data 26 gennaio, la richiesta di riorganizzazione fallimentare da parte di Suning Appliance Group, Suning Real Estate Group e Suning Holdings Group, quest’ultima quella ccon cui la famiglia Zhang ha controllato l’Inter per tutta la durata della permanenza cinese a Milano.
Secondo quanto illustrato da Daily News, l’investimento di Suning da 20 miliardi di yuan in Evergrande avanzato nell’anno 2020 non è più recuperabile. Anzi, ha portato a un continuo deterioramento delle finanze del gruppo controllato dalla famiglia Zhang. Lo è la prova che nel 2021, Suning ha registrato la più grande perdita netta tra le società con azioni, fallimento destinato a continuare anche nel 2022 e 2023, anni in cui i ricavi del gruppo sono crollati pesantemente e l’inizio delle dichiarazioni di bancarotta da parte delle società legate a Zhang in tutta la Cina. In questo scenario, Zhang è stato costretto a richiedere nel 2024 una ristrutturazione del debito, ottenendo una temporanea stabilizzazione della propria azienda e la ripresa delle attività logistiche, ma la situazione rimane complicata e starà a Zhang trovare la soluzione giusta per evitare conseguenze ancor più pesanti.