La ventunesima giornata di Serie A, la seconda del girone di ritorno, vedrà l’Inter Campione d’Italia scendere nuovamente in campo a San Siro dopo il recupero della diciannovesima di mercoledì 15 gennaio contro il Bologna. Il pareggio con la squadra felsinea costringerà i ragazzi di Inzaghi a non perdere ulteriormente terreno in classifica in una gara che si preannuncia complicata e non scontata, soprattutto per la presenza di un giovane che sul prato di San Siro ha trovato il suo primo gol in Serie A.
Gol e record
Sebastiano Esposito, nato a Castellamare di Stabia il 2 luglio 2002, proviene da una famiglia di calciatori, un raro esempio di una generazione in grado di farsi strada coralmente. Tre fratelli impegnati a differenti livelli si, ma con la passione e la determinazione che hanno permesso di raggiungere traguardi come il professionismo. Secondo tra i fratelli Salvatore (23 anni) e Francesco Pio (18 anni), Sebastiano Esposito cresce nel settore giovanile prima del Brescia, assieme al fratello più grande e dell’Inter dove, il 21 dicembre 2019, scartò un regalo di Natale in anticipo segnando il primo gol in Serie A grazie al rigore concesso da Romelu Lukaku per sigillare il 4-0 dell’Inter sul Genoa, diventando il più giovane giocatore dell’Inter a segnare a San Siro (17 anni, 5 mesi e 19 giorni).
Il gol segnato all’esordio da titolare con l’Inter e alcune buone prestazioni nelle ulteriori quattordici presenze tra tutte le competizioni sembravano l’inizio di una parabola straordinaria per il giovane attaccante campano ma il percorso si è dimostrato molto più impegnativo del preavviso.
Prestiti e Serie A
Con Inter-Empoli, si avvicina sempre più il ritorno da ex nello stadio che lo ha visto esplodere di gioia per il suo primo gol. Inter-Empoli sarà una serata sognata da lungo tempo dal 22enne (all’andata era assente), dove sarà chiamato a lasciare il segno ed essere utile alla sua squadra. L’Inter è consapevole delle sue potenzialità, per questo il percorso di crescita di Esposito viene tenuto costantemente sotto stretta osservazione; sin dall’inizio alla SPAL, dove venne girato in prestito sempre assieme al fratello Salvatore e in cui giocò fino a gennaio 2021 quando si trasferì, sempre in prestito, al Venezia, contribuendo alla promozione in Serie A della squadra lagunare con 2 gol in 19 presenze.
L’Italia non cerca il giovane Sebastiano dopo la vittoria dei Playoff di Serie B, così il calciatore campano è costretto a varcare il confine e trovare nella vicina Svizzera la sua nuova casa per la stagione 2021-2022. A Basilea, Esposito inizia molto bene, con 5 gol in 4 gare di campionato ma problemi fisici e comportamentali lo portano fuori rosa prima di terminare la stagione con 34 presenze e 7 gol. L’estero attrae ancora la carriera di Esposito e nella stagione 2022-2023 Esposito si trasferisce all’Anderlecht dove otterrà una modesta esperienza fatta di 21 presenze e 2 gol complessivi.
L’anno successivo è quello del ritorno in Italia. Il Bari lo sceglie per tentare il ritorno in Serie A ma Sebastiano giocherà poco, solo 15 presenze e 4 gol, prima di passare nella stagione successiva alla Sampdoria dove arriva con problemi fisici. In Liguria, Esposito si mette ben in mostra, tornando dall’infortunio e prendendo in mano la squadra con 23 presenze totali e 6 gol. I blucerchiati arrivano ai playoff ma la corsa alla Serie A si interrompe subito sul campo del Palermo.
E si arriva così all’ultima tappa per Sebastiano Esposito, la Toscana. Nel girovagare per l’Europa, Esposito sembra aver trovato la propria Babilonia in quel di Empoli, prossimo avversario dell’Inter in campionato. In maglia azzurra, il classe 2002 sta mostrando il meglio di sé, dopo un inizio stentato. 17 presenze e 9 gol in totale tra Serie A e Coppa Italia sono il fieno in cascina messo da parte dall’attaccante di Castellammare di Stabia. L’Inter lo ha ceduto in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni di euro ma chissà che questi numeri, migliori di tutti i tre attaccanti di scorta dell’Inter di quest’anno, non gli permettano di rispondere alla chiamata non solo per il ritiro ma per restare in pianta stabile tra i grandi.
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