Giallatini scoppia a piangere. La partita di Champions League tra Red Bull Lipsia e Aston Villa è stata molto bella e coinvolgente. Il match si è chiuso 3-2 nei minuti finali con il gol decisivo segnato dagli inglesi con Ross Barkley che ha spedito l’Aston Villa al secondo posto in Champions League con 13 punti, alla pari con l’Inter, sconfitta a Leverkusen, e cinque lunghezze dietro il Liverpool, primo a 18 con sei vittorie su sei.
Ma le emozioni della partita sono proseguite anche nel post gara quando il guardalinee Alessandro Giallatini, assistente dell’arbitro del match Mariani, è scoppiato in lacrime subito dopo il fischio finale. La scena non è passata inosservata al tecnico del Red Bull Lipsia, Marco Rose, che, seppur sconfitto e in estrema difficoltà con la sua squadra (il Lipsia si trova a 0 punti dopo sei partite di Champions), è andato dal guardalinee italiano per consolarlo e abbracciarlo.
Giallatini scoppia a piangere: era la sua ultima partita
Una volta arrivato in conferenza stampa, il coach tedesco ha raccontato l’accaduto ai giornalisti: “Mi ha detto che era la sua ultima partita. Era molto emozionato ma non deve essere triste. Anzi, deve essere molto felice per quello che ha visto nella sua vita e che ha ottenuto come arbitro. Una bella storia, molto umana“.
Alessandro Giallatini, romano di 49 anni, infatti ha avuto una grande carriera come assistente guardalinee. Esordisce in Serie A nel 2009 in un Cagliari-Atalanta mentre dal 2013 diventa assistente internazionale. Dall’arrivo del VAR si è sempre distinto come uno dei migliori nel suo ruolo, risultando sempre preciso, professionale e molto attento al gioco. La sua carriera si chiude con quasi 50 presenze sui campi internazionali, con palcoscenici importanti come la Champions League, l’Europa League, il Mondiale 2022 e l’Europeo 2024. Di sicuro la ciliegina sulla torta della sua carriera rimarrà la finale di Champions League del 2020 tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain, condotta da Daniele Orsato e coadiuvato proprio da Giallatini come guardalinee.
Una bella storia che racconta di una carriera straordinaria conclusasi ieri sera dopo numerose soddisfazioni. Questo ci fa capire ancora di più come i calciatori e gli allenatori non siano gli unici protagonisti del gioco ma come il calcio sia formato da milioni di persone che vivono la loro passione fino in fondo.