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Inter, tra campo e fuori parla Frattesi: “Sogno un nuovo scudetto”

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Frattesi. Alla vigilia della delicata e affascinante sfida che vedrà l’Inter Campione d’Italia chiudere il programma della sedicesima giornata di Serie A allo Stadio Olimpico contro la Lazio, a parlare è stato uno degli elementi che più di ogni altro ha saputo rivelarsi un jolly imprescindibile di centrocampo. Davide Frattesi, alla seconda stagione in maglia nerazzurra, ha concesso una lunga intervista al quotidiano La Stampa in cui si è soffermato su aspetti legati alla stagione in corso e a fatti extra calcistici.

Sognando di nuovo il tricolore

L’ex centrocampista del Sassuolo, arrivato nell’estate 2023, inizia con un’analisi legata alla sua posizione e a una caratteristica che tanto è stata utile all’Inter nella passata stagione, l’attacco all’area di rigore: “Quando ero ragazzo, nel settore giovanile della Lazio facevo l’attaccante e questo mi ha certamente aiutato a conoscere l’area di rigore e i tempi d’inserimento per fare gol. Giocare nell’Inter mi facilita il compito perché i miei compagni sono straordinari nel creare sempre molte occasioni L’atteggiamento dell’Inter agevola perché creiamo sempre tante occasioni.

Sui progetti per il futuro, il centrocampista classe 1999 ha le idee chiare, ripetersi in campionato per un bis straordinario: “Sono fortemente determinato a raggiungere un nuovo scudetto. L’anno scorso vincere è stato straordinario e vedere la gioia dei tifosi è qualcosa di impagabile. Voglio tornare a vedere una coreografia come quella che ha preceduto la partita contro il Torino dello scorso anno”.

Concentrandosi sul presente e su ciò che sta vivendo l’Inter, Frattesi analizza la situazione legata alla presenza di molte squadre nei piani alti della classifica: “Ripetere quanto fatto nella passata stagione sarà davvero molto complicato. Se l’anno scorso c’era solo la Juventus a battagliare con noi, questa volta la situazione è diversa perché Atalanta, Napoli, Lazio e Fiorentina hanno costruito buone squadre ma molto ambiziose. Così il campionato sarà sicuramente più aperto e spettacolare”.

I risultati raggiunti dall’Inter finora sono frutto del lavoro fatto da Inzaghi, tanto da portare la Beneamata a essere definita la squadra più performante di tutto il mondo del calcio professionistico. Frattesi fa parte di questo gruppo ma non si adagia troppo sugli allori, preferendo la coralità del gruppo: “Nel calcio si vince giocando sul campo, non è detto che chi ha in squadra grandi campioni allora vinca sempre. Guardate il Manchester City e il Real Madrid, ad esempio, degli ultimi tempi; stanno attraversando un momento particolare che ha colpito anche noi ma è proprio in questi momenti che viene fuori l’animo dei veri campioni che ti permette di andare avanti”.

Frattesi ha una particolarità che in pochi giocatori nella storia del calcio italiano possono vantare, essere titolare in nazionale e non nel proprio club: “Giocare sempre in nazionale e non nell’Inter per me vale come un incentivo a fare sempre di più e meglio perché c’è tanta concorrenza e questo spinge a dare sempre il 100%. Poi quando siamo a Coverciano, i miei compagni dell’Inter mi dicono sempre di andare da ‘Papà Luciano’, scherzando sul CT che mi schiera quasi sempre dal primo minuto”.

In chiusura di intervista, il 25enne di Roma si esprime sul ritmo da mantenere in stagione considerato l’elevato numero di partite da giocare durante l’anno: “Giocare a calcio è sempre bello e fare questo lavoro ci rende fortunati però farlo a breve distanza tra una gara e l’altra può incidere negativamente sullo spettacolo che offriamo ai tifosi”.

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