Discussione accesa tra Biasin e Auriemma durante la puntata di Pressing. Nonostante gli errori arbitrali diffusi, vengono ancora alimentate delle dietrologie sui nerazzurri.
La partita tra Inter e Napoli non si è ancora chiusa. Il pareggio di San Siro di qualche settimana fa che lascia l’amaro in bocca i nerazzurri, da un lato, e alimenta più di una polemica sul protocollo e regolamento arbitrale, dall’altro.
Lo si può notare nel post-partita di Napoli-Roma, dove si è discusso sulle scelte del direttore di gara in merito alla distribuzione dei cartellini, graziando Romelu Lukaku su due falli (prima un giallo mancato, poi un secondo scontro di gioco sul portiere romanista che sapeva di cartellino arancione).
La discussione si è animata negli studi di Pressing domenica sera, dove Fabrizio Biasin ha dapprima chiesto conto del perché Antonio Conte non sia andato a parlare di questo episodio ed attaccando l’idea che il discorso del tecnico salentino fatto dopo Inter-Napoli non sia per il bene del calcio, ma solo per il suo tornaconto. A risponde a questa posizione è stato l’opinionista Raffaele Auriemma.
“Conte alimenta le dietrologie perché è stato all’Inter”
Se si fa un passo indietro alla dodicesima giornata, si possono ricordare le lamentele di Conte sul rigore concesso all’Inter nel pareggio contro il suo Napoli. Ai microfoni di Dazn ha ripetuto più volte: “Ma che significa? Che significa non può intervenire? Se c’è un errore deve intervenire, non quando gli conviene. Siamo tornati di nuovo ad un punto in cui si alimentano retro-pensieri“.
Sull’episodio del rigore, il tecnico azzurro è tornato a parlarne nella conferenza prima di Napoli-Roma, stemperando i toni e facendo un discorso che potesse abbracciare le posizioni anche degli altri allenatori.
Discorso che, se preso a sé, è anche utile, perché chiederebbe conto dell’utilità del VAR sui contatti giudicati fallosi dai direttori di gara. Ma che, però, dimentica anche degli errori arbitrali che hanno pesato a favore di Conte e del suo Napoli (molti rimandano all’episodio di Empoli).
Napoli-Roma ha gettato ulteriore benzina sul fuoco. Fabrizio Biasin, a Pressing, ha espresso il suo punto di vista: “Non posso pensare che il discorso di Conte sia stato fatto per il bene di tutti, quando non parla mai degli episodi a favore. Lui gioca sulla furbizia e c’è chi gli crede. Quel discorso mi fa ridere“. Anche Sandro Sabatini ha sostenuto questa posizione, affermando che Conte va a stimolare dietrologie.
A rispondere al giornalista è stato Raffaele Auriemma, il quale ha attaccato immediatamente: “Mettiti a ridere. Ma stasera cosa? Il cartellino giallo? Fabrizio, sai qual è il problema? Che Conte ha frequentato l’Inter e per questo parla di dietrologie“.
Linea anti-Inter, un anno dopo
Che Conte sia un trascinatore emotivo non ci sono dubbi. S’è preso la focosa piazza partenopea e la sta guidando, attraverso risultati utili che tengono il Napoli capolista. Dubbi che non pervengono nemmeno sui retro-pensieri sulle decisioni arbitrali nelle partite dei nerazzurri.
Il tecnico salentino ex-Juventus ed ex-Inter, con il suo discorso dopo Napoli-Inter, e i suoi silenzi dopo le partite contro l’Empoli e la Roma, ha rimarcato ancora una volta la rivalità malsana tra le parti.
In particolar modo, quella che l’anno scorso fu sposata da gran parte dei detrattori degli uomini di Simone Inzaghi. Rimane memorabile (o, forse, più “meme”) il tentativo di scrivere un dossier sulla “Marotta League“, con gli episodi ed errori arbitrali che hanno favorito l’Inter – soprattutto nelle settimane che hanno preceduto Inter-Juventus.
La frase di Auriemma – la quale ha destato anche la reazione sorpresa di Graziano Cesari, il quale ha ironicamente indicato l’espulsione per l’opinionista napoletano – fa emergere questa situazione di rivalità che fa leva su dietrologie e complotti. A dimostrare che, le parole di Conte, non sono state pronunciate davvero per il bene di tutti.