La stagione di Stefan De Vrij in nerazzurro, almeno fino a questo momento, è stata alquanto complicata. Il numero di maglie da titolare conquistate è fermo a quota due, con una di queste avvenuta in Serie A con il Monza e l’altra in Champions League contro lo Stella Rossa.
All’olandese viene spesso e volentieri preferito l’altro centrale puro in rosa, Francesco Acerbi, che nonostante l’età crescente non sembra dare segni di declino. Discorso opposto invece per De Vrij che, quando chiamato in causa, in alcune situazioni ha peccato di quella pulizia e di quella perfezione a cui ci aveva abituato nel passato interista.
Cosa fare con lui?
Prestazioni non impeccabili ed età fanno presagire come le strade tra giocatore e club a fine stagione possano prendere due direzioni diverse, vista soprattutto la politica del ringiovanimento imposta da Oaktree che, con elevate probabilità, deciderà di proseguire il suo rapporto con solamente uno tra De Vrij ed Acerbi, con l’italiano che non può non essere in netto vantaggio da quanto detto, ma comunque non sicuro della permanenza.
Entrambi hanno un contratto in scadenza nel giugno 2025 e, sempre entrambi, godono dell’opzione di rinnovo annuale per proseguire l’avventura in nerazzurro fino al 2026. Proprio tale opzione annuale di rinnovo è stata utilizzata dall’olandese per difendersi dal una domanda scomoda che gli è stata posta durante un’intervista nel ritiro della nazionale, una domanda sul suo futuro che, a detta di colui che l’ha posta, in Italia danno praticamente già per scontato essere lontano dall’Inter: “Mi sto divertendo moltissimo all’Inter. Ho un’opzione per rinnovare il contratto per un’altra stagione. Questa scelta spetta al club, mi piacerebbe esplorare questa opzione. Non so niente di cosa dicono su di me“. La sua volontà di rimanere sembra dunque essere forte, come forte è stata anche la volontà di rispedire le dicerie al mittente, ma l’ultima parola spetterà alla società.