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giovedì, Marzo 27, 2025

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Cul de Sac

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Di Flavio Verzola.

Simpatica espressione francese che si traduce in italiano in vicolo cieco, situazione senza uscita, letteralmente tradotto con in fondo al sacco.
Negli anni dei trionfi europei dei ratti, a denti stretti possiamo anche dire meritati, come timoniere dell’armata berlusca, c’era il prode Arrigo da Fusignano, teorico di un calcio estremamente efficace, ma a mio modesto parere di una noia mortale. Ecco che la traduzione meneghina del “Cul de Sac” diventa letterale, dalla nebbia di Belgrado alla Steaua Bucarest, accompagna spesso le gesta dei grandi campioni, che purtroppo militavano tra loro.

La Dea Bendata, quando si occupa di calcio, diventa bizzosa e particolarmente irritante, nella disordinata misura in cui distribuisce i suoi favori a coloro che non li meritano.

Non mi sento proprio di giustificare quest’ultimo soffertissimo derby, con il detto latino ” Audaces fortuna juvat”, perché di audace da parte della famiglia dei Muridi rossoneri, c’è stato poco o nulla se non Chiffi!
Come sempre il prepartita nei derby è angosciante, un misto esplosivo tra ragione e sensazioni contrastanti. La consapevolezza di essere più forti, cozza fragorosamemte con la legge non scritta, che nei derby la favorita è sempre o spesso, chi parte con gli sfavori del pronostico. Sembra un assurdo che ha un fondo di verità, nei derby quando parti sfavorito, pareggi i conti con la grinta, la determinazione e l’orgoglio.

Devo amaramente ammettere che loro ce l’hanno messa tutta, ma non sarebbe bastata, se il loro miglior stopper non fosse stata proprio la Dea Bendata! I tre legni colpiti, due gol annullati per fuorigioco, e il dubbio dell’altro annullato per fallo di Dumfries… dubbissimo, soprattutto rivedendo la spinta con cui loro recuperano su Chala, ripartono e segnano, sono pugni nello stomaco! Se il tragico biondo Chiffi, applica lo stesso metodo, è gol tutta la vita. Poi c’è il rigorino clamoroso su Thuram, che effettivamente è difficile da vedere dal campo, complice la scivolata di Theo, ma dal Var dovrebbe essere solare! Evidentemente questo è il quarto rigore negato in quattro partite, intervallato da altre situazioni particolarmente sfavorevoli! Le coincidenze cominciano a diventare veramente troppe, al punto di far sbottare persino il Simone, notoriamente molto più pacato nelle dichiarazioni post partita…. ma quando è troppo è troppo!

Devo dire che al terzo palo, mi sono rassegnato, ci sono partite che non segni nemmeno se giochi una settimana, e questa sembrava proprio una di quelle! La rabbia e la depressione aumentavano mano a mano che il tempo inesorabile scorreva. Loro già pronti con sigaro e accendino, per un ennesima vittoria immeritata, ma del resto si sa che nel calcio conta chi butta la palla dentro. E il mio grande papà diceva sempre con pragmatismo, che il palo è un tiro fuori! E come dargli torto, ma se penso anche al palo sul rigore ai Pulcinella mi fa male lo stomaco. A proposito il derby fa male anche fisicamente, credo che il virus intestinale che mi sta attenagliando in questi giorni, arrivi direttamente da bilan lab!
Certo che loro hanno fatto un mercato pirotecnico, mentre noi bloccati dalle nostre zavorre, ci siamo limitati a sostituire il misterioso canadese con il promettente terzino italo polacco Zalewski, in scadenza con la Roma! Che comunque ha pagato eccome, siamo al 93, gli occhi sono bassi, lo stomaco comincia a far male e i pugni sono così stretti da imbiancare le nocche. Nessuno ci crede tranne i ragazzi in campo, e questo è il loro enorme merito, non si molla mai, figuriamoci in un derby che sarebbe dovuto finire almeno cinque a uno, se non zero… e invece tutto ha il sapore amaro della beffa, atroce e ingiusta! Cross, che il neo arrivo che si chiama Nicola, un nome una garanzia, offre di petto a De Vrij, che festeggia come meglio non avrebbe potuto i suoi trentatré fatti ieri, girando in rete. 33 come gli anni di Cristo, o meglio di Prisco! Stesso giorno del Trenza Palacio, uno che di gol ai ratti se ne intende! L’urlo nella cucina dell’Angela… perché porta meglio del salotto… fa scappare i gatti, liberatorio e belluino! Stavolta nano, niente sigaro, e pareggio molto più che stra meritato!

I pareggi acciuffati in zona cesarini hanno un gusto molto simile ad una vittoria, come aggrapparsi ad una solitaria radice, mentre stai cadendo nel baratro.
Non abbiamo di certo angeli in sala Var, ma un Angelino nel cielo ci guarda con favore! Stesso minuto nella partita

delle 20 45, al 93 la Roma recupera sui Pulcinella una pareggio altrettanto meritato! Manteniamo lo stesso svantaggio di tre punti sulla capolista, e il recupero con la Viola è alle porte, per il colpaccio dell’aggancio. Marcia Avanti contro la sfortuna e contro tutto il resto! Never give up!

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