Calciomercato Inter. La Supercoppa italiana persa a Riyad contro il Milan, subendo una brusca e inspiegabile rimonta, ha lasciato il segno nei giocatori dell’Inter – ma anche nel mondo nerazzurro e nella stampa sportiva.
Il dibattito sembra concentrarsi molto sull’impiego di alcune seconde linee – o meglio, co-titolari – non all’altezza dei titolarissimi. In particolar modo, le critiche sono andate verso il centrocampo interista. Nel mentre, le questioni anagrafiche di alcuni giocatori – e la loro predisposizione agli infortuni – ha acceso qualche riflessione sulle mosse da fare.
Pensieri, dubbi e certezze che si palesano a ridosso della finestra invernale del calciomercato.
Il malumore di Frattesi e le mancate occasioni di Asllani
Ad ottobre aveva affermato di non voler andare via dall’Inter, ma il poco spazio da titolare non ha fatto altro che alimentare questo non sentirsi parte integrante del progetto. Davide Frattesi è, infatti, il nome che sta occupando le tendenze negli argomenti dei nerazzurri di questo inizio gennaio 2025.
Il centrocampista italiano potrebbe prendere la via dell’addio, forse in direzione della capitale: è la Roma ad essere la prima interessata per l’acquisto di Frattesi – ma il club nerazzurro ha posto un veto all’agente Riso, ovvero, nessuna contropartita tecnica e pagamento di 45 milioni per il cartellino (70 milioni se a volerlo sono le dirette rivali, come Napoli o Juventus).
Nonostante il suo apporto pesantissimo durante la scorsa stagione, autore di veri e propri gol decisivi per lo Scudetto della seconda stella, Frattesi non sembra trovare una dimensione fissa nello scacchiere inzaghiano. Al netto delle sue caratteristiche (il tempo di inserimento e il senso del gol, tra tutte), il centrocampista ex-Sassuolo non ha impatto a livello tattico – in particolar modo per la costruzione del gioco.
Entrato negli ultimi minuti della finale della Supercoppa, non è riuscito ad incidere: si fa anticipare su un rigore in movimento davanti a Maignan, poi sparisce da qualsiasi trama di gioco nerazzurra.
Dalla notte di Riyad, torna anche un tormentone circa il vice-regista di Hakan Calhanoglu (alle prese con il terzo infortunio muscolare della stagione): Kristjan Asllani. Il centrocampista albanese si è macchiato di qualche errore di troppo, dalla palla persa che ha portato alla punizione del primo gol rossonero, alle mancate coperture difensive.
Inoltre, Asllani non ha la stessa velocità di pensiero e azione del compagno turco. Quella della Supercoppa, per molti, è stata l’ennesima occasione sprecata da Asllani – una delle tante, soprattutto nelle partite più importanti.
Il centrale di difesa: questione anagrafica
L’altro nodo da sciogliere, sia per il futuro, ma anche nell’immediato, è quello del centrale della difesa a tre. Al momento, il ruolo è affidato a Francesco Acerbi (ancora in recupero dall’infortunio che lo sta tenendo lontano dal campo da circa un mese) e a Stefan De Vrij, uscito per un fastidio prima del terzo gol del Milan in Supercoppa, ma pienamente ristabilito per Venezia.
Sui due grandi ed ottimi difensori, pende l’età: l’olandese farà 33 anni il 5 febbraio, mentre il centrale italiano spegnerà 37 candeline qualche giorno più tardi, il 10 febbraio. La questione anagrafica ha un certo peso, soprattutto per gli infortuni. L’Inter dovrà, dunque, cercare di ricorrere ai ripari e trovare qualche profilo che dia sicurezza fisica e sul campo.
Inter, che mercato sarà?
La Beneamata, dopo un mercato estivo che non ha portato a grandi sconvolgimenti – ma che ha comunque garantito l’arrivo di Josep Martinez, Tomas Palacios, Piotr Zielinski e Mehdi Taremi -, ricerca qualche sicurezza in più.
Ha chiaramente la necessità di trovare un ricambio al centrocampo che possa garantire la stessa qualità che gli “insostituibili tre” danno a Simone Inzaghi. Anche perché, due terzi di questi hanno superato la soglia dei 30 anni: Calhanoglu ne farà 31 il prossimo 8 febbraio, Mkhitaryan ne farà 35 il 21 gennaio. Anche Zielinski arriverà a quota 31 a maggio.
Se Asllani non è dato in partenza, in quanto giocatore che può garantire la copertura del ruolo di vertice basso del centrocampo nerazzurro (anche se non con le stesse qualità del turco), Frattesi è quello che sembra essere sulla strada che porta fuori Milano. Anche se non ha trovato il proprio posto da titolare, l’ex-Sassuolo ha delle qualità indiscutibili che possono fare la differenza.
Ma dal mercato di gennaio, i tifosi non avranno un colpo in questo reparto, se non in un caso: se la Roma dovesse, eventualmente, affondare il colpo su Frattesi e pagare i 45 milioni di euro richiesti, la stessa cifra potrebbe essere utilizzata dai nerazzurri per arrivare a Samuele Ricci del Torino.
Per un più probabile colpo dei nerazzurri, bisogna andare nel reparto arretrato. Anche se De Vrij sta convincendo e garantendo affidabilità, sicurezza e solidità difensiva, tanto che i dirigenti stanno organizzando il tutto per un suo eventuale rinnovo, l’età è una questione importante.
I dirigenti potrebbero, infatti, optare per prendere Juma Bah subito: il calciatore sierraleonese, classe 2006, del Valladolid è il profilo che i dirigenti dell’Inter vogliono fortemente – ma la concorrenza sul giovane difensore è forte.
Da questo mercato, potrebbe non avvenire alcun colpo clamoroso – ma le necessità di questa squadra, comunque molto forte e completa, sono ora più visibili. I ricambi di livello e che possono sposare la tattica inzaghiana (oltre che i suoi bisogni) sono di primaria importanza: anche al netto del mercato delle avversarie, le quali sembrano puntare molto in alto.
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