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giovedì, Marzo 27, 2025

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Conte: “Il pari con l’Inter è una mezza sconfitta”

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Alle 15:00 di domani il Napoli di Antonio Conte attende la Viola di Palladino al Maradona. I partenopei cercano il ritorno alla vittoria dopo cinque partite in cui i tre punti non sono mai arrivati, un filotto negativo che è costato la vetta della classifica.

Dopo il mancato controsorpasso all’Inter tra le mura amiche, adesso il Napoli è costretto non solo a fare il proprio ma anche a dover guardare il percorso altrui, un particolare da non sottovalutare e che ha reso particolarmente nervoso Conte nella conferenza stampa di presentazione del match di domani.

Le parole di Conte

Cos’è cambiato? Niente. Abbiamo continuato ad allenarci con la stessa voglia, le parole non cambiano niente, bisogna fare i fatti. Cerchiamo di dare il massimo, non so cosa doveva cambiare. L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro: è giusto essere ambiziosi perché lavoriamo tanto. L’Inter in questo momento è la squadra di riferimento, da battere, e la buona prestazione ci ha fatto piacere. Se guardiamo l’andata e il ritorno sono state due partite totalmente diverse: ci deve dar forza. Però la settimana prima ci indeboliamo perdendo contro il Como: non è che in base alle partite alzi e abbassi l’entusiasmo, devi essere centrato. I trofei li vince chi è regolare. Bisogna avere sempre grande equilibrio e credere nel lavoro“. 

Un nervosismo che è stato dichiarato dallo stesso Conte, cercando di nasconderlo sotto il termine di “tensione”, ritenuta normale 24 ore prima di una partita, tensione sfociata poi anche in un piccolo attacco verso i giornalisti in sala: “L’obiettivo del Napoli è rendere entusiasti i tifosi: quello che fa piacere è fare prestazioni importanti come con l’Inter, anche se alle fine abbiamo pareggiato e non abbiamo vinto. Per chi pensa alla vittoria ed è un vincente, anche un pareggio è una mezza delusione, anche se ottenuto contro l’Inter, dove meritavamo molto di più. Il pareggio nella mia forma mentis è una mezza sconfitta: noi dobbiamo di ottenere sempre i tre punti, nell’ultimo mese abbiamo fatto più fatica ma fa parte del percorso di un campionato.

Cerchiamo di lavorare sempre di più e recuperare gli infortunati per fare scelte. Dobbiamo essere bravi a stringere i denti e a continuare il nostro percorso: zero ansie e zero problemi. Io arrabbiato? C’è sicuramente tensione, siamo a 24 ore dalla partita. Se pensate di trovare un allenatore che viene e scherza, io non sono così: io mi porto uno stato d’animo che ho sempre avuto. Non penso di cambiare: forse il venerdì ho ancora tempo, non dovete pensare che io sia arrabbiato, questo è il mio modo di essere. Io vivo la partita da 24 ore prima, cerco di portare concentrazione anche tra di voi, ma fate fatica“. 

Infine, il tecnico leccese si è lasciato andare anche ad un pizzico di autoreferenzialità, sostenendo come spesso in poco tempo è riuscito a costruire progetti vincenti dove le possibilità di vittoria erano bassissime, quasi nulle, ribandendo come però non sempre è possibile riuscire in questo intento, e spesso il non riuscire dipende dal background dei calciatori a disposizione, con Conte che sembra non ritenere questo opportuno in alcuni dei suoi uomini: “Quando parlo di costruire le squadre e strutture vincenti, dicendo che non si fanno dall’oggi al domani anche se a me è accaduto, bisogna fare degli step. Se si guarda il fatto che non abbiamo fatto tanti gol, non trovi nella rosa del Napoli tanti giocatori con un curriculum con tanti gol: non possiamo inventarceli. Possiamo lavorarci per aumentare i gol, ma se un giocatore ne fa 1-2 all’anno, non può arrivare a 10. Se arrivi a 4 è già un buono step.

L’Inter ha fatto 19 gol su calci da fermo, significano tanti tanti punti e significano che hai giocatori bravi a calciare e giocatori strutturati che colpiscono e segnano. Piano piano tu devi mettere tutti questi ingredienti, capisco che non è facile il concetto e a tanti non interessa: se le cose vogliono essere capite, bene. Noi possiamo cercare di aumentare il curriculum di alcuni calciatori”.

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